rigettato il ricorso della difesa

Pazienti morti, la Cassazione conferma l'ergastolo per l'ex infermiera di Piombino

Fausta Bonino, che si è sempre professata innocente, si è costituita nel carcere di Bollate

18 Feb 2025 - 22:08
 © Da video

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Diventa definitiva la condanna all'ergastolo per Fausta Bonino, l'ex infermiera dell'ospedale di Piombino (Livorno) finita a processo per la morte di quattro pazienti. Lo ha deciso la quinta sezione penale della Corte di Cassazione che ha rigettato il ricorso presentato dalla difesa della donna contro la condanna all'ergastolo stabilita, a maggio, dalla Corte d'assise d'appello al processo bis di secondo grado. Le morti dei pazienti avvennero fra il 2014 e il 2015. La donna, che si è sempre professata innocente, si è costituita nel carcere milanese di Bollate.

La sentenza della quinta sezione penale della Cassazione è arrivata dopo oltre quattro ore di camera di consiglio. In udienza il sostituto procuratore generale della Cassazione, Antonio Balsamo, nella sua requisitoria aveva chiesto di rigettare il ricorso della difesa e confermare l'ergastolo. Per il pg il reparto dell'ospedale di Piombino "non consentiva l'ingresso incontrollato. Non c'è traccia di altre persone nel reparto in occasione dei quattro decessi" aveva sottolineato.

Assente in Aula Fausta Bonino che ha deciso di aspettare la decisione definitiva lontano da Roma, circondata dal calore dei familiari. Nelle ultime ore, prima di costituirsi a Bollate, è andata anche a salutare il nipotino. "È un grande dispiacere - ha commentato il suo difensore, l'avvocato Vinicio Nardo -. L'ergastolo per una persona di una certa età è la morte civile. C'erano tanti dubbi che io ho provato a dimostrare".

Tutto nasce da alcune morti sospette, tra il 2014 e il 2015, di pazienti ricoverati nella rianimazione dell'ospedale di Piombino. Decessi provocati da emorragie improvvise e letali. L'ex infermiera che prestava servizio in quel reparto viene accusata di aver iniettato dosi massicce di eparina. Era il 30 marzo 2016 quando fu arrestata dal Nas dei carabinieri in esecuzione di un'ordinanza del gip di Livorno con l'accusa di aver causato la morte di alcuni pazienti ricoverati. La donna venne poi scarcerata 21 giorni dopo. 

Inizialmente Fausta Bonino doveva rispondere di dieci decessi: in primo grado è stata condannata all'ergastolo per quattro, in appello è stata assolta. Poi la vicenda è arrivata per la prima volta alla Cassazione che ha disposto un nuovo appello per i quattro pazienti morti, confermando l'assoluzione per gli altri sei casi. Dunque la nuova condanna all'ergastolo in appello bis a maggio. Quel giorno la donna in aula, al fianco del marito e del difensore Vinicio Nardo, è rimasta impassibile di fronte alla lettura del dispositivo. Ora per lei l'ergastolo diventa definitivo.

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