Nella casa di riposo Domenico Sartor, un bacio, una carezza e un abbraccio tra ospiti e familiari sono di nuovo possibili. Grazie a una stanza speciale. E a tanto amore...
"Figlie che accarezzano le madri, mogli che stringono le mani dei mariti, alla casa di riposo di Castelfranco Veneto è di nuovo possibile, malgrado il covid sia tornato a diffondersi". Questo il post sulla pagina facebook del centro servizi alla persona Domenico Sartor, nel Trevigiano, dove per consentire di nuovo il "contatto" tra ospiti e familiari, è stato creato un ambiente apposito, una vera e propria "stanza degli abbracci", che grazie a una barriera speciale consente alle persone di famiglia di poter riabbracciare i propri cari. E consente soprattutto agli anziani di ricevere conforto in un momento così difficile.
Baci e abbracci, in sicurezza - Per entrare nella "stanza degli abbracci", i parenti attendono all’esterno e osservano un rigido protocollo di igiene e sicurezza, poi vengono ammessi a piccoli gruppi per poter stringere di nuovo le mani dei loro cari, che in questi mesi di solitudine e di distacco, dovuti all'emergenza coronavirus, hanno tanto bisogno di sentirsi meno soli. Un contatto in alcuni casi atteso da mesi che riesce a donare agli anziani del centro un momento di fiducia e serenità, hanno commentato commossi molti familiari. "Finalmente ho potuto riabbracciare mia figlia - ha detto com le lacrime agli occhi una signora ospite del centro - dopo settimane di videochiamate mi è sembrato un miraggio, era un contatto che mi mancava da troppo tempo"
Come funziona - "Abbiamo pensato di creare uno spazio completamente isolato - ha detto la direttrice del centro Elisabetta Barbato - una stanza che consenta ai parenti di avvicinarsi ai loro familiari con delle barriere protettive in vetro e in alluminio a tutta altezza, e in tutta sicurezza". Nella stanza degli abbracci, ospiti e congiunti possono parlarsi e toccarsi grazie a dei guanti e in più vi sono due postazioni denominate “Emozioni dell’abbraccio” dove viene sperimentata una nuova tecnica che, tramite l’utilizzo di materiale plastico trasparente morbido, consente anche di toccarsi e stringersi, pur restando separati e protetti da possibili contagi.
Presto anche in altre Rsa - La stanza degli abbracci già funzionante a Castefranco Veneto presto potrebbe essere replicata in altre Rsa. "Un'iniziativa che va assolutamente presa in considerazione - ha detto il vicesindaco Paolo Polidori - vanno valutate tutte le vie possibili per togliere da un dramma enorme le nostre persone anziane all'interno delle case di riposo. Questo anche perché le prospettive per il futuro non sono rosee. Già da mesi i parenti non possono visitare i loro cari e questo chissà per quanto tempo ancora. Ci adopereremo per trovare dei fondi, in sinergia con l'azienda sanitaria, la politica e tutte le parti coinvolte per dare sollievo ai nostri cari e alla situazione devastante in cui si trovano".