I reati ipotizzati a vario titolo e con differenti profili penali sono associazione mafiosa (clan Cappello-Bonaccorsi), traffico di stupefacenti, porto di armi da fuoco, spaccio di cocaina, crack, marijuana e hashish.
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Blitz antidroga a Catania da parte della polizia con l'operazione Locu, che vede 300 agenti impegnati a eseguire un'ordinanza cautelare del Gip su richiesta della Dda per 41 indagati. La droga veniva messa in un cesto legato a una corda, poi fatta salire fino a casa del capo di una banda di spacciatori. I reati ipotizzati a vario titolo e con differenti profili penali sono associazione mafiosa (clan Cappello-Bonaccorsi), traffico di stupefacenti, porto di armi da fuoco, spaccio di cocaina, crack, marijuana e hashish. Documentata la gestione di una grossa piazza di spaccio.
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Le piazze di spaccio, tre complessivamente, gestite dal sodalizio criminale dedito allo smercio di cocaina, crack, marijuana ed hashis, garantivano introiti per oltre 20mila euro. E' il dato che è stato reso noto durante una conferenza stampa alla quale ha preso parte, tra gli altri, il Questore di Catania Giuseppe Bellassai.
Secondo quanto accertato, il clan Cappello-Bonaccorsi era egemone nella zona. Le indagini sono durate circa due anni, dal maggio del 2020 al settembre del 2022. Le tre "piazze" di via delle Calcare, via Testulla e via Bonfiglio arrivavano a spacciare anche un chilo di cocaina al giorno. Secondo quanto reso noto, sarebbero state indipendenti l'una dall'altra, ma interconnesse.
Ognuna avrebbe avuto un "capo piazza" per turno e sarebbero state coordinate da Nicola Tomaselli - tra le persone raggiunte dal provvedimento restrittivo - che si sarebbe occupato dell'approvvigionamento delle sostanze stupefacenti. Durante le indagini sono stati sequestrati 700 grammi di cocaina e 1 chilo di marijuana.