Dei sette medici indagati, tre sono stati assolti. Nel 2016, del caso si occupò anche il ministero della Salute. La donna perse due gemelli
Morta dopo l'aborto a Catania, la rabbia e il dolore della famiglia © Tgcom24
Il Tribunale penale monocratico di Catania ha emesso la sentenza nei confronti dei sette medici accusati di omicidio per la morte di Valentina Milluzzo, la 32enne deceduta dopo un aborto spontaneo di due gemelli al quinto mese di gravidanza. Tre sono stati assolti e quattro condannati a sei mesi ciascuno per omicidio colposo.
La sentenza è arrivata a sette anni dalla tragedia avvenuta nell'ospedale Cannizzaro di Catania. La donna è deceduta il 16 ottobre 2016 dopo aver perso due gemelli che aspettava in seguito a una fecondazione assistita. Del caso si occupò anche il ministero della Salute che inviò degli ispettori all'ospedale catanese.
Tre medici del reparto di Ostetricia e Ginecologia sono stati assolti in quanto "il fatto non sussiste", mentre gli altri quattro sono condannati a sei mesi di reclusione. I sette erano tutti in servizio nel reparto di sala parto, e si sono avvicendati nei turni di guardia tra il 15 e 16 ottobre del 2016. Inoltre, il Tribunale ha disposto il pagamento di una provvisionale pari a 30mila euro alla sorella della vittima, Angela Maria Milluzzo, la quale si era costituita parte civile assistita.
La Procura contesta ai medici una colpa professionale per "imprudenza, negligenza e imperizia". Ma anche "nella mancata attuazione di una terapia antibiotica adeguata, nel mancato tempestivo riconoscimento della spesi in atto, nella mancata raccolta di campioni per esami microbiologici, mancata tempestiva rimozione della fonte dell'infezione e la mancata somministrazione di emazie durante l'intervento". Sempre secondo la Procura, l'insieme degli eventi avrebbero determinato il decesso della paziente.