Mons. Galantino: "Non può vendere mine e poi pagare le Ong per sminare, bisogna uscire da queste contraddizioni"
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"L'Italia è tra i principali Paesi esportatori di armi. Non possiamo essere allo stesso tempo una nazione che vende le mine antiuomo e che paga le Ong per sminare certi territori". Lo ha affermato Nunzio Galantino, segretario generale Cei. "Queste contraddizioni devono essere messe in luce, bisogna venirne fuori". "Per fortuna - ha proseguito - cresce la consapevolezza, la sensibilità, il desiderio di riconversione dell'industria che produce armi".
"La velocità con cui si riconvertiranno queste industrie va di pari passo con la sensibilità che cresce dentro di noi. Per fare il male ci vuole molto poco, per trasformare il male in bene ci vuole moltissimo", ha spiegato monsignor Galantino.
Migranti, "informazione di qualche pugno nello stomaco" - Il segretario generale della Cei ha poi parlato dell'emergenza migranti e del ruolo dell'informazione e in particolare del servizio pubblico, che "è dare qualche pugno nello stomaco in più perché quello è l'inizio della consapevolezza dell'opinione pubblica". "Quanto siamo ridicoli - ha aggiunto - quando ci impelaghiamo in polemiche di bassa lega. L'immigrazione non è Galantino contro Salvini, non c'è niente di più triste che personalizzare un dramma come questo. Il ruolo dell'informazione è mettere davanti agli occhi le storie e quando non lo fa è solo riempire il tempo".