La 35enne, hanno raccontato agli inquirenti alcuni conoscenti, era separata con il marito da tempo e viveva in casa con i genitori adottivi e i due figli
A Celano (L'Aquila) una madre di 35 anni, Gemma Paris, è precipitata da un balcone con in braccio il figlio di 5 anni: la donna è morta sul colpo, mentre il bimbo è in gravi condizioni ricoverato nell'ospedale San Salvatore del capoluogo abruzzese. La donna si è gettata dalla finestra di casa con in braccio il bambino. "È una tragedia. La donna aveva la stessa età di mia moglie. La conoscevo benissimo, siamo sconvolti", ha commentato il sindaco di Celano, Settimio Santilli.
La donna prima di lanciarsi nel vuoto aveva telefonato alla figlia più grande intorno alle 6:50 dicendo di ricordare al padre di prendere alcuni documenti. Sul posto subito dopo la tragedia sono arrivati anche l'ex marito e la figlia che poi sono partiti per Roma per raggiungere il piccolo all'ospedale. Alla donna è stato fatale un volo di 3 metri, gettandosi dalla finestra di casa che affaccia sul terrazzino interno.
La 35enne, hanno raccontato agli inquirenti alcuni conoscenti, era separata con il marito da tempo e viveva in casa con i genitori adottivi e i due figli. Per molte ore i genitori di Gemma sono rimasti seduti fuori la loro casa, al di là del nastro apposto dai carabinieri per delimitare la zona, su due sedie di legno, insieme a tutto il vicinato, in silenzio con lo sguardo fisso a terra.
L'episodio ha scosso molto la comunità aquilana anche perché arriva a sole 24 ore di distanza dalla strage familiare avvenuta in una villetta alla periferia de L'Aquila, nella frazione di Tempera, dove Carlo Vicentini, 70 anni, medico urologo di estrazione universitaria molto noto e stimato e da circa un mese in pensione, ha sterminato la sua famiglia: con una pistola regolarmente denunciata ha ucciso la moglie, Carla Pasqua, di 63 anni, un'ex funzionaria amministrativa della Asl dell'Aquila, la figlia Alessandra, di 36, nutrizionista nel reparto di oncologia dell'ospedale di Teramo, e il figlio Massimo di 43 anni, disabile dalla nascita, attaccato a un respiratore e in condizioni gravissime. Poi ha puntato l'arma contro se stesso e si è suicidato.
Un evento terribile, ha aggiunto il primo cittadino su Facebook, "che lascia attoniti e sgomenti, con un gran senso di vuoto e che merita solo un doveroso silenzio e rispetto. Riposa in pace cara Gemma. Preghiamo tutti affinché vada tutto per il meglio per il piccolo Sergio. Le più sentite condoglianze dalla città di Celano ai genitori di Gemma, Graziella e Michele, al marito Achille e alla piccola Fernanda".