accessi illegali

Cesena, denunciato hacker di 15 anni: cambiava voti sulle pagelle online e deviava le navi nel Mediterraneo

Il piccolo pirata informatico agiva con un pc dalla sua cameretta. Il ministero dell'Istruzione precisa: "Non violati i nostri sistemi informativi"

20 Gen 2025 - 13:44

A 15 anni con il pc dalla sua cameretta di Cesena sarebbe entrato nel sito del ministero dell'Istruzione trasformando i 5 in 6 nelle pagelle. Non solo, pare che il giovanissimo si divertisse anche a modificare le rotte delle petroliere in transito nel Mediterraneo. L'hacker è stato identificato e denunciato dopo un'inchiesta condotta dalla polizia postale e coordinata dalla Procura distrettuale di Bologna competente per i reati informatici. Il fascicolo era stato aperto mesi fa a Forlì. L'allarme era scattato da una denuncia che riferiva di ingressi nei software legati alla navigazione, accessi nel corso dei quali una persona che operava da Cesena si dilettava in una sorta di gioco elettronico con potenziali ripercussioni reali. Il ministero dell'Istruzione: "Non violati i nostri sistemi informativi".

Il 15enne, infatti, riusciva a deviare le rotte delle navi mercantili nel Mediterraneo, in particolare delle petroliere. Dalle indagini è poi emerso che l'hacker prendeva di mira anche i siti e gli archivi del ministero dell'Istruzione cancellando debiti formativi e relativi esami di riparazione a settembre per alcuni ragazzi. Al 15enne sono stati sequestrati pc e dispositivi. Il fascicolo è poi passato alla procura dei minori. I genitori, a quanto emerso, sarebbero stati all'oscuro dell'attività del figlio.

Il ministero dell'Istruzione: "Non violati i nostri sistemi informativi"

 Il ministero dell'Istruzione e del Merito ha reso noto alcune precisazioni sulla notizia riguardante il 15enne. "Da controlli effettuati non risultano accessi o violazioni nei sistemi informativi del Ministero dell'Istruzione e del Merito. Pertanto, le presunte e gravi attività di violazione di piattaforme informatiche dello studente non hanno interessato i sistemi informativi gestiti a livello ministeriale", ha spiegato il ministero, secondo il quale l'episodio segnalato, di cui sono in corso approfondimenti con le autorità competenti, ha riguardato "molto probabilmente un accesso non autorizzato al registro elettronico che non è uno strumento gestito dal Ministero dell'Istruzione e del Merito".

Il Mim ha sottolineato che ciascuna scuola "è autonoma nella scelta e nella contrattualizzazione dei registri elettronici con le aziende specializzate che, sul territorio, erogano questo servizio". Alla luce di quanto accaduto il ministero dell'Istruzione e del Merito è in costante contatto con la Polizia Postale "e, qualora fosse richiesto, fornirà piena collaborazione in relazione alle indagini in corso.L'accertamento dei fatti da parte delle autorità giudiziarie chiarirà ogni aspetto di questa vicenda e invitiamo le comunità scolastiche a mantenere alta l'attenzione sulla sicurezza digitale, nell'interesse di studenti, docenti e famiglie". 

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