Nel documento i legali dell'influencer sostengono che la loro assistita ha già chiuso il fronte amministrativo sulle vicende e ha effettuato versamenti a enti ospedalieri e di cura
I legali di Chiara Ferragni hanno inviato una memoria difensiva all'attenzione dei pm di Milano. Il documento punta a cancellare l'accusa di truffa aggravata per i casi del pandoro e delle uova di cioccolato di Pasqua. Gli avvocati Giuseppe Iannaccone e Marcello Bana hanno lavorato al deposito dell'atto difensivo, preparato in queste settimane e che potrà essere valutato dagli inquirenti a partire da martedì. La difesa, in sostanza, mira a ottenere dalla Procura una richiesta di archiviazione delle accuse, sostenendo che Ferragni non ha commesso alcuna truffa, ha già chiuso il fronte amministrativo delle vicende in questione e ha effettuato versamenti, nel frattempo, all'Ospedale Regina Margherita di Torino e all'associazione "Bambini delle fate".
I difensori dell'influencer hanno sempre ribadito che "questa vicenda non ha alcuna rilevanza penale e i profili controversi sono già stati affrontati e risolti" davanti all'Autorità garante della concorrenza e del mercato. In più, nella memoria molto articolata redatta dalla difesa, si contesta anche la procedibilità della presunta truffa in assenza delle querele di singoli consumatori.
I pm hanno proceduto d'ufficio, contestando l'aggravante della minorata difesa dei consumatori in quanto la presunta truffa sarebbe stata commessa su piattaforme online. Spetterà all'aggiunto Eugenio Fusco e al pm Cristian Barilli, che hanno coordinato le indagini chiuse a ottobre, decidere se disporre, entro fine anno, la citazione diretta in giudizio per Ferragni, per il suo ex collaboratore Fabio Damato, per Alessandra Balocco, amministratore delegato dell'azienda piemontese, e per Francesco Cannillo, presidente di Cerealitalia-ID. Anche dagli altri indagati sono attese memorie difensive.