Emilia Romagna, Lombardia e Piemonte le zone più colpite
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Divorano mele, pere, kiwi, pomodori e peperoni. Non c'è frutto o ortaggio che disdegnano: perforano la pellicola protettiva dei prodotti per cibarsi della polpa lasciando marcire il resto. La cimice asiatica torna a spaventare gli agricoltori. Secondo un rapporto della Coldiretti le perdite nei raccolti possono arrivare fino al 30% della produzione. Preso d'assalto in particolare il Nord Italia: Emilia Romagna, Lombardia e Piemonte le regioni più colpite.
Si tratta di insetti piccoli e maleodoranti che con l'autunno tornano a riempire le case in circa di un clima caldo e asciutto. Le cosiddette cimici marmorate asiatiche sono originarie della Cina, del Giappone e Taiwan. In Italia non hanno insetti antagonisti per questo si moltiplicano liberamente diventando una piaga per le coltivazioni.
Le campagne del Nord sono attualmente le più colpite: qui le cimici stanno letteralmente decimando i raccolti. A favorirne la proliferazione un anno particolarmente caldo tanto che si può parlare di una vera e propria invasione. Gli espedienti degli agricoltori si stanno rivelando inefficaci e le perdite nella produzione si aggirano attorno al 20-25% fino a toccare punte del 30%.