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Cinque giovanissimi e una mamma: ecco chi sono le vittime della tragedia nell'Anconetano

Hanno perso la vita due ragazzi e tre ragazze di età compresa tra i 14 e i 16 anni, e una donna di 39 che lascia il marito e quattro figli

09 Dic 2018 - 12:17
Daniele Pongetti, 16 anni, di Senigallia © facebook

Daniele Pongetti, 16 anni, di Senigallia © facebook

La tragedia, nella quale sono morti i 5 ragazzi e una donna alla discoteca La Lanterna di Corinaldo, si è svolta durante una festa che ha coinvolto 5 istituti di Senigallia. Le vittime sono Asia Nasoni, 14enne di Senigallia; Daniele Pongetti, 16enne di Senigallia; Benedetta Vitali, 15enne di Fano; Matttia Orlandi, 15enne di Frontone; Emma Fabini, 14enne di Senigallia; Eleonora Girolimini, 39enne di Senigallia, mamma di quattro figli, tra cui l'11enne che aveva accompagnato all'evento e che si è salvata. Tra i feriti 7 sono stati ricoverati in codice rosso in Rianimazione all'ospedale di Ancona e sono in gravi condizioni.

Asia Nasoni, 14 anni, di Senigallia, tesserata per l’Alma Juventus Fano, era una giovane promessa della ginnastica Artistica femminile. “Faceva ginnastica per passione”, spiegano le sue allenatrici, “era una ragazzina solare, le volevamo bene tutti. Quando arrivava in palestra correva ad abbracciarci. Eravamo come una famiglia. Vederla crescere e migliorare tecnicamente per noi era un motivo d’orgoglio. Mercoledì scorso non era venuta ad allenarsi per studiare. Faceva il Liceo linguistico”

Daniele Pongetti, 16 anni di Senigallia, frequentava l’Istituto Tecnico superiore Volterra Elia di Ancona. Su Instagram l’ultima storia risale alle 21.30 di ieri e mostrava le immagini all’interno della discoteca dove poco dopo è avvenuta la tragedia. Era tifoso della Juventus e sul suo profilo Facebook pubblicava video di Fedez e J-Ax.

Benedetta Vitali, 15 anni, di Fano, giocava nella squadra Under 16 della Volley Pesaro. Amava Sfera Ebbasta ed era andata al concerto con altre cinque amiche. I Comitato Regionale e i Comitati territoriali della Federazione Pallavolo hanno deciso di annullare tute le partite in programma per il weekend in segno di lutto e in una nota spiegano: “Non si giocherà perché un pezzo del nostro mondo ha chiuso lì un viaggio sulla terra proprio sul più bello in una serata di divertimento tra amici e genitori”. Un abbraccio straziato alla famiglia e alla società di Benedetta Vitali, una carezza ed ogni preghiera possibile per Camilla Fabbri che sta lottando tra la vita e la morte all’ospedale di Torrette. Non è tempo di giocare, è il tempo della preghiera, del cordoglio e, ce lo auguriamo con tutte le nostre forze per chi giace in un letto di rianimazione, della speranza”.

Mattia Orlandi aveva 15 anni e viveva a Frontone, paesino in provincia di Pesaro Urbino. “Segui i tuoi sogni” scrivesa su Instagram e  proprio lì aveva annunciato la partecipazione al concertodi Sfera Ebbasta. Calciatore dilettante, militava nell’Asd Sassoferato-Genga. “Solo in Italia succedono queste cose, è finita la vita mia e di mia moglie”, ha detto il padre del piccolo, Giuseppe Orlandi. “Era andato con la navetta, era la seconda volta che ci andava. Mio figlio non me lo ridarà nessuno”.

Emma Fabini, 14enne di Senigallia, è tra la vittime più giovani. Frequentava il liceo nella sua città ed era figlia di un professionista che gestisce una parafarmacia nel centro commerciale di Saline, dove ieri è stato affisso un cartello "chiuso per lutto". Era andata alla discoteca Lanterna Azzurra con le amiche che la ricordano così: "Era una persona con cui era davvero facile andare d'accordo. Una ragazza vitale e allegra che amava tanto la musica. Di lei colpivano la sicurezza e la serenità. Emma sembrava molto più grande dei suoi 14 anni. Era una ragazza felice, di una felicità contagiosa".

Eleonora Girolimini, 39 anni, di Senigallia, lascia 4 figli, tra cui la ragazza undicenne che aveva accompagnato alla Lanterna di Corinaldo e che si è salvata, Eleonora era figlia di un noto ristoratore della città e piuttosto conosciuta a Senigallia dove vive la famiglia. Il padre gestisce infatti un locale, famoso soprattutto negli anni '80 sul lungomare. "Non ce la faccio a dire niente. Solo che quattro figli sono rimasti senza la loro mamma e uno di loro prende ancora il latte. Parlerò più avanti per dire quello che è successo lí dentro. Non era un concerto ma una discoteca strapiena di gente e piena di alcolici. Il concerto doveva iniziare alle 22 e invece non iniziava. Porti tuo figlio lí ed erano tutti ubriachi". Queste le parole di Paolo, il marito di Eleonora.

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