In manette due italiani e un peruviano. La droga, destinata a rifornire le piazze di spaccio della Lombardia, avrebbe fruttato all'ingrosso circa 200mila euro
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Compravano in Perù pasta di cocaina, che poi veniva nascosta in ceri votivi e inviata a Cesano Maderno, in Brianza, dove la droga veniva raffinata e venduta. La polizia ha stroncato il traffico internazionale e arrestato due italiani di 42 e 52 anni e un 39enne di origine peruviana. Durante il blitz gli agenti hanno anche sequestrato 8 chili di pasta di coca e una pistola Glock con matricola abrasa e completa di munizionamento. La droga, destinata a rifornire le piazze di spaccio della Lombardia avrebbe fruttato all'ingrosso circa 200mila euro.
Le indagini, coordinate dalla Dda di Milano e dalla Procura di Monza, sono state eseguite dagli agenti della squadra mobile di Monza e della Brianza, della direzione centrale anticrimine, in collaborazione con il servizio centrale operativo.
La polizia, con la collaborazione di quella peruviana, aveva riscontrato come a Lima fosse operativa una organizzazione criminale che inviava in Italia sostanza stupefacente occultata in oggettistica religiosa di artigianato locale e religiosa e talvolta in prodotti commestibili non deperibili.
Gli arresti sono scattati il 16 maggio, con la consegna controllata del pacco tramite un poliziotto finto fattorino: appena ricevuta la merce gli altri agenti hanno fatto irruzione bloccando i due italiani. Nel contempo veniva sottoposto a fermo il cittadino peruviano. Nella stessa giornata i poliziotti peruviani hanno arrestato lo spedizioniere della partita di cocaina.