Se il cittadino non ha una PEC o la sua casella è scaduta, la sanzione continuerà ad arrivare attraverso il sistema postale
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Da febbraio le notifiche delle multe agli automobilisti avverranno prioritariamente tramite la PEC, la casella di posta elettronica certificata. Chi ne possiede una, infatti, riceverà la sanzione per l'infrazione al codice della strada via mail. La novità è appena diventata operativa a seguito dell'emanazione da parte del Ministero dell'Interno del Decreto del 18 dicembre 2017, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 16 gennaio.
In caso di contestazione immediata della sanzione sarà lo stesso guidatore a fornire l'indirizzo della sua casella di posta PEC. Nelle altre situazioni l'indirizzo del proprietario del veicolo sarà individuato dalle autorità ricorrendo ai pubblici elenchi per notificazioni e comunicazioni elettroniche.
Per quando riguarda i termini di pagamento e impugnazione legati alla notifica, questa si intenderà spedita "nel momento in cui - chiarisce il decreto - viene generata la ricevuta di accettazione" e si riterrà notificata "nel momento in cui viene generata la ricevuta di avvenuta consegna completa del messaggio PEC", indipendentemente dal fatto che la mail sia stata vista o letta dall'interessato.
La comunicazione elettronica dovrà avere come oggetto la dicitura "Atto amministrativo relativo ad una sanzione amministrativa prevista dal Codice della Strada" e dovrà includere come allegato la copia del verbale, sottoscritta con firma digitale, e la relazione di notifica.
Nel caso di impossibilità di invio tramite PEC per assenza di recapito digitale o se la casella di posta certificata risultasse scaduta, l'amministrazione utilizzerà il metodo postale (adoperato sino a oggi) aggiungendo alla sanzione i costi di notifica.