Sul piede di guerra c'è anche il settore portuale dove, secondo i sindacati, il 20% dei lavoratori non è vaccinato contro il Covid
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In agricoltura, dove l'obbligo del Green pass scatta per circa 400mila lavoratori che in questo momento sono impegnati soprattutto per la vendemmia, la raccolta delle mele e quella delle olive, secondo Coldiretti circa il 25% degli addetti non è vaccinato. L'associazione chiede così che il governo intervenga "per non lasciare marcire le produzioni sugli alberi" dato che "l'attività agricola non può essere fermata".
Il presidente dell'associazione Ettore Prandini chiede, quindi, "la semplificazione e la velocizzazione delle operazioni di controllo che aiuterebbe le aziende agricole che, essendo all'aperto, non possono contare sui tornelli per la verifica all'ingresso dei lavoratori e in questo contesto è importante rendere disponibili alle aziende celermente i dati di chi è in regola con il Green pass".
Le richieste non arrivano soltanto dal settore agricolo. Sul piede di guerra c'è anche quello portuale dove, secondo i sindacati, ci sarebbe circa un 20% di lavoratori non vaccinati contro il Covid che minaccia di bloccare tutto. Per evitare il caos il ministero dell'Interno, con una circolare inviata ai prefetti, ha sollecitato le imprese a fornire tamponi rapidi e molecolari gratuiti. La situazione più esplosiva è a Trieste, dove la percentuale dei non vaccinati sale al 40%. Qui, come riporta Il Messaggero, la proposta di mediazione del governo non è stata accolta favorevolmente.
Altro settore in protesta è quello degli autotrasportatori che, invece, chiedono di poter usufruire di test gratis. Questa possibilità eviterebbe il caos, come scaffali dei supermercati vuoti o carenza di benzina nei distributori. Il presidente di Confimi Industria (associazione a cui aderiscono 46mila aziende manifatturiere), Paolo Agnelli, è a favore dei tamponi gratuiti: "Meglio che fermare le macchine o ridurre i turni".
Anche Fsp Polizia, il sindacato di settore, chiede maggiori chiarimenti. Il segretario generale Valter Mazzetti ha annunciato per il 21 ottobre un incontro con il ministro Lamorgese "per discutere le più stringenti problematiche legate all'obbligatorietà della presentazione del Green pass per recarsi a lavoro". Mazzetti ha definito l'incontro "certamente tardivo, considerato che l'ora X scatta il giorno 15, ma comunque importante per cercare soluzioni mirate a sciogliere i nodi irrisolti".