Spesso costretta a privazioni alimentari, la ragazza sarebbe stata anche umiliata e insultata dalla madre
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A Como una mamma è finita a processo con l'accusa di maltrattamenti alla figlia adolescente per aver costretto la ragazzina - 16enne all'epoca dei fatti - a una dieta ferrea. L'obiettivo della donna era tenere la figlia sotto i 47 chilogrammi. A denunciare il caso, nel 2019, era stata la zia della ragazzina, con cui la ragazzina si era confidata. La madre, 54 anni, ha invece sempre respinto le accuse.
L'adolescente - come raccontato dal Corriere della Sera - spesso costretta a privazioni alimentari, sarebbe stata anche umiliata e insultata dalla madre, accusata in continuazione di essere "grassa" e "brutta", oltre a essere obbligata a pesarsi in continuazione. L'indagine seguita alla denuncia della zia era sfociata in un ordine di allontanamento da casa della donna, accusata di maltrattamenti alla figlia. La ragazzina era stata sentita in incidente probatorio ed erano state raccolte le sue dichiarazioni. La giovane aveva confermato le privazioni, gli insulti e la situazione conflittuale.
A distanza di quattro anni, presso il tribunale di Como, è iniziato il processo a carico della donna (che oggi ha 54 anni e nel frattempo sarebbe tornata a casa con la famiglia che si sarebbe ricomposta). In aula è stata sentita la zia che aveva denunciato il caso e avrebbe ribadito quanto segnalato quando si era rivolta alle forze dell'ordine. Il processo è stato aggiornato a luglio, quando saranno sentiti altri testimoni e toccherà anche all'imputata. La donna ha sempre negato le vessazioni e avrebbe fatto riferimento a problemi di salute della figlia e di comportamenti tenuti solo per il bene della ragazzina.