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Il corteo di "Non una di Meno" per l'8 marzo "non è assolutamente aperto a tutte. Non lo era il 25 novembre e non lo è adesso. Il manifesto che evidenzia che c'è solo quello di dolore e di orrore da denunciare, rispetto a mille che ci sono nel mondo, e già questo spiega che si è fatta una scelta di campo, di stare solo da una parte". Lo ha detto la presidente dell'Unione delle comunità ebraiche italiane, Noemi Di Segni, a proposito della manifestazione transfemminista organizzata per l'8 marzo dal movimento, nato nel 2016, che nella piattaforma chiede "il cessate il fuoco su Gaza per fermare il genocidio, la fine dell'apartheid e dell'occupazione coloniale in Palestina".