Lo sottolinea il presidente Noemi Di Segni ricordando che il re "fu complice del regime fascista". Anche l'Anpi critica "il volo di Stato"
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"In un'epoca segnata dal progressivo smarrimento di memoria e valori fondamentali il rientro della salma del re Vittorio Emanuele III in Italia non può che generare profonda inquietudine anche perché giunge alla vigilia di molti anniversari, tra cui gli 80 anni dalla firma delle leggi razziste". Lo sottolinea il presidente dell'Unione delle comunità ebraiche italiane, Noemi Di Segni, ricordando che il re "fu complice del regime fascista".
L'iniziativa di riportare in Italia le salme dei Savoia "giunge alla vigilia di un anno segnato da molti anniversari, i 70 anni della Costituzione che nacque nel solco del referendum attraverso cui l'Italia scelse di abrogare la monarchia ma anche gli 80 anni dalla firma delle Leggi Razziste che per primo proprio il sovrano di casa Savoia avallo' nella tenuta di San Rossore a Pisa",sottolinea Di Segni.
"Bisogna che lo si dica chiaramente, in ogni sede: Vittorio Emanuele III fu complice di quel regime fascista di cui non ostacolò mai l'ascesa e la violenza apertamente manifestatasi sin dai primi mesi del Ventennio - spiega -. Nessun tribunale ebbe mai modo di processarlo, per quelle gravi colpe. Cercheremo di colmare questo vuoto con una specifica iniziativa, nel prossimo mese di gennaio. Per chi oggi vuole farne un eroe o un martire della Storia, per chi ancora chiede una sua solenne traslazione al Pantheon, non può che esserci una risposta: nessun onore pubblico per chi porta il peso di decisioni che hanno gettato discredito e vergogna su tutto il paese. L'Italia non può e non deve dimenticare".
Smuraglia (Anpi): "Solennità volo Stato urta le coscienze" - "Quello dei Savoia lo considero un problema chiuso da molto tempo. Una vicenda finita. Smettiamo di parlarne. Ritengo che portare la salma in Italia con solennità e volo di Stato è qualcosa che urta le coscienze di chi custodisce una memoria storica. Urta con la storia di questo dopoguerra. E non si parli più neanche di questa ipotesi di mettere le loro salme nel Pantheon. Basta". Questo il duro commento del presidente emerito dell'Anpi Carlo Smuraglia sul rientro in Italia delle spoglie di Vittorio Emanuele III con un volo dell'Aeronautica militare.