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Conclave, chi è Jean-Marc Aveline: il cardinale francese "protetto" di Papa Francesco

Con Bergoglio ha in comune tematiche come la lotta alla povertà, l'accoglienza nei confronti dei migranti, la ricerca della pace e il dialogo interreligioso, in particolare con l'Islam

29 Apr 2025 - 12:44
 © Afp

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Il Conclave per eleggere il nuovo Papa inizierà mercoledì 7 maggio e tra i candidati più accreditati figura il cardinale Jean-Marc Aveline. Nato nel 1958 a Sidi Abbès, in Algeria, da una famiglia di pieds-noirs e cresciuto a Marsiglia, poche settimane fa è stato eletto presidente della Conferenza episcopale francese. Ha a cuore temi come la migrazione e il dialogo con le culture e le religioni che si affacciano sul Mediterraneo ed è stato da molti paragonato alla figura di Giovanni XXIII, che ricorda anche fisicamente. "Protetto" di Bergoglio, ha però un difetto che potrebbe penalizzarlo: non parla bene in italiano.

Biografia

 Ordinato sacerdote nel 1984, Aveline ha vissuto quasi tutta la sua vita a Marsiglia. Dal 1986 al 1991 è stato professore di teologia e direttore del seminario interdiocesano e dal 1987 al 2007 vicario episcopale per la formazione permanente. Nel 2013 è stato nominato da Papa Francesco vescovo ausiliare di Marsiglia e nel 2019 è stato promosso arcivescovo. Nel 2022 è diventato cardinale e Bergoglio lo ha nominato membro del Dicastero per i vescovi e del Dicastero per il dialogo interreligioso. Il 2 aprile 2025 è stato eletto presidente della Conferenza episcopale di Francia.

Il rapporto con Papa Francesco

 Aveline ha incontrato il Pontefice per la prima volta in occasione di un viaggio in Marocco nel marzo del 2019. I due hanno in comune tematiche come la lotta alla povertà, l'accoglienza nei confronti dei migranti, la ricerca della pace e il dialogo interreligioso, in particolare con l'Islam. Nel 2023 ha convinto Bergoglio a presiedere un incontro sulle migrazioni nel Mediterraneo proprio a Marsiglia. Nella messa in suffragio di Papa Francesco, che ha presieduto alla chiesa di San Luigi dei francesi, ha definito "immenso" il pontificato nel quale il Papa "ha realizzato il programma contenuto nel suo nome: Francesco", come il santo di Assisi.

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