Il dossier, redatto dall'Authority guidata da Raffaele Cantone, è stato trasmesso alla Procura di Roma, titolare dell'inchiesta sull'aggiudicazione di quei lavori che ha fatto finire in carcere l'imprenditore Alfredo Romeo per corruzione,
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L'appalto Consip da 2,7 miliardi di euro per la gestione dei servizi nella pubblica amministrazione potrebbe essere stato truccato. C'è il fondato sospetto, afferma il Corriere della Sera di un "accordo di cartello" fra tre imprese concorrenti per spartirsi i lotti principali escludendo così le altre aziende. Quattro mesi dopo l'avvio dell’istruttoria, è questa la clamorosa conclusione contenuta nella relazione dell'Anac.
Il dossier, redatto dall'Authority guidata da Raffaele Cantone, è stato trasmesso alla Procura di Roma, titolare dell'inchiesta sull'aggiudicazione di quei lavori che ha fatto finire in carcere l'imprenditore Alfredo Romeo per corruzione, mentre Tiziano Renzi e il suo amico Carlo Russo sono indagati per traffico di influenze illecite.
L'indagine di Cantone viene avviata nel marzo scorso con una richiesta di trasmissione di atti alla Consip proprio per valutare l'esistenza di eventuali irregolarità nella procedura. Si scopre così che nell'elenco di chi ha presentato offerte ci sono le stesse aziende sanzionate dall'Antitrust per aver siglato un patto illecito nella gestione dei servizi di facility management per gli istituti di istruzione.
Nel corso delle verifiche sull'appalto Fm4, Anac, afferma sempre il Corriere, analizza la posizione delle aziende finite sotto accusa, ma anche quella di Manital, esclusa dalla gara dopo aver vinto quattro lotti per una contestazione di tipo fiscale, e che per questo aveva presentato ricorso al Tar. Secondo Anac la decisione di Consip di non consentire la partecipazione «presenta ripetute omissioni in materia di verifica», e l’avvio della procedura che determinò l’esclusione viene definito "irrituale".
La relazione è stata notificata alle aziende coinvolte che adesso potranno presentare le proprie controdeduzioni per evitare le sanzioni dell'Anticorruzione. I magistrati dovranno invece stabilire se per l'accordo tra le imprese ci siano anche contestazioni penali per i responsabili delle imprese coinvolte.