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"Possiamo escludere che sia stata compiuta un'attività di dossieraggio di qualsiasi dimensione e natura o, comunque, che vi sia stata cessione di dati a terzi". Lo affermano i legali di Vincenzo Coviello, l'ex dipendente della filiale di Intesa San Paolo accusato di aver spiato i conti correnti e le carte di credito di migliaia di correntisti, tra cui il premier Giorgia Meloni. Secondo i suoi avvocati, inoltre, "nel corso delle perquisizioni eseguite il 10 ottobre presso l'abitazione e altri locali in uso all'indagato, non è stata rinvenuta documentazione attinente ai fatti per cui si procede".