Il Protocollo Zeus attivato nel 2018 dalla Questura di Milano insieme al Cipm ha dato risultati sorprendenti
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Un progetto ad hoc "rivolto all’autore dei comportamenti vessatori, finalizzato alla presa di coscienza del disvalore sociale della condotta messa in atto". Lo spiega cosi al quotidiano "Il giorno" il questore di Milano Sergio Bracco. È il Protocollo Zeus, un accordo firmato dalla Questura e dal Cipm (Centro italiano per la promozione della mediazione) rivolto ai molestatori seriali per impedire che ripetano i loro comportamenti vessatori. E i risultati sono stati fino a oggi ottimi: solo il 5% di recidive
Il metodo - Quando una persona si è resa responsabile di atti persecutori, violenza domestica o cyberbullismo, le viene proposto di partecipare a uno o più incontri con una équipe multidisciplinare di avvocati, criminologi, educatori, mediatori e psicoterapeuti. Non è un obbligo, ma un semplice consiglio. Dei 222 soggetti che nel 2018 hanno accettato di sottoporsi alla cura, ben 179 non hanno più perseguitato la propria vittima. Ancora meglio nel 2019: 101 su 119 non hanno avuto comportamenti recidivi.
"Il Protocollo Zeus - ha commentato il questore Bracco - è uno strumento eccezionale che consente di affrontare le problematiche della violenza di genere anche occupandosi dell’autore del reato".