Speciale È morto Papa Francesco
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Coppia italiana racconta: "Siamo vivi solo grazie a Bergoglio"

Il futuro Papa li salvò nel 1977 durante le persecuzioni in Argentina, facendoli imbarcare su una nave diretta in Italia

22 Apr 2025 - 16:36
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Dopo la morte di papa Francesco, Sergio Gobulin e la moglie Ana Barzola hanno raccontato al Messaggero Veneto di essere stati salvati dal defunto Pontefice nel 1977 in Argentina. "Perdiamo un amico. Se siamo ancora in vita è grazie a lui, che ci ha salvati", hanno detto.

La coppia oggi abita ad Arzene (Pordenone), e nella sua autobiografia Spera Francesco aveva dedicato loro due pagine raccontando delle persecuzioni in Argentina. Il 17 gennaio 1977 l'allora superiore provinciale dei gesuiti Jorge Mario Bergoglio, dopo averli messi al riparo in un ospedale, li fece imbarcare su una nave diretta in Italia.

Gobulin, nato a San Michele al Tagliamento nel 1946 ed emigrato in Argentina a 4 anni, era studente di teologia, Bergoglio suo insegnante. Fu lui a celebrare nel 1975 il suo matrimonio con Ana. L'anno dopo i militari requisirono la loro abitazione. Nelle pagine di Spera il Papa racconta di quando Sergio fu prelevato "mentre stava costruendo con le sue mani la rete idrica". Bergoglio andò dove lo detenevano e due giorni dopo venne liberato.

Ma "non gli era stata messa la benda negli occhi e aveva visto tutto e tutti": dopo averlo picchiato a sangue i rapitori lo abbandonarono a un chilometro da casa. "Riuscii a ottenere un permesso che consentiva a Sergio di essere ricoverato in un ospedale italiano" con moglie e figlia. "Poi chiamai subito il consolato, perché gli fosse riconosciuto l'asilo politico".

Sergio, Ana e il Papa - ricostruisce il quotidiano - si sono sentiti al telefono e visti a Santa Marta più volte. "Ci si telefonava 3-4 volte l'anno, sempre il 24 giugno, giorno del mio compleanno", spiega Sergio. A Natale "il suo segretario fotografava i messaggi scritti a mano e ce li recapitava via telefono. L'ultima comunicazione risale ai giorni del ricovero al Gemelli. Non riusciva a parlare, "ma il suo segretario ci fece sapere che il messaggio era stato recapitato e ci salutava. Ci mancherà. Il mondo perde un uomo di pace, non solo dentro la Chiesa".

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