Il presidente della Provincia autonoma di Bolzano, Arno Kompatscher: "Alla luce di quanto avviene in Austria dobbiamo essere tutti ancora più cauti"
Tutto, tranne il vaccino. Meglio (ma solo per loro) infettarsi. Arrivano dall'Austria e dalla Germania i "coronaparty", l'assurdo stratagemma no vax per ricevere il Green pass in quanto guariti, senza doversi vaccinare. Incontri mirati con positivi sono avvenuti nelle scorse settimane nei pressi di Bolzano e in altre zone dell'Alto Adige. Lo conferma Patrick Franzoni, vicecoordinatore dell'unità Covid di Bolzano: "Ci sono giovani ragazzi, anche di età scolare, che si incontrano con positivi e cercano di acquisire l'infezione, non rendendosi conto che il virus è pericoloso anche nei bambini e nei giovani".
Le conseguenze di determinati (sciagurati) comportamenti sono inevitabili. In Austria un uomo di 55 anni è morto proprio dopo essersi infettato durante un 'coronaparty'. Non a caso la moda arriva da quei Paesi dove la quarta ondata Covid sta colpendo con maggior durezza: la Germania (che è arrivata a registrare oltre 65mila nuovi contagi e ha appena stabilito nuove restrizioni) e soprattutto l'Austria (dove è stato stabilito un nuovo lockdown in tutto il Paese e l'obbligo vaccinale per tutta la popolazione dal prossimo febbraio).
Il presidente della Provincia autonoma di Bolzano, Arno Kompatscher, durante la Conferenza dei presidenti dei Länder austriaci, ha fatto un appello: "Lo sviluppo della situazione pandemica in Austria è un campanello d'allarme per l'Alto Adige; alla luce di quanto avviene in Austria dobbiamo essere tutti ancora più cauti da subito ed adeguare il nostro comportamento alle regole di precauzione". Kompatscher ha quindi chiesto maggiore cautela e disciplina anche in Alto Adige.