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Coronavirus, calano i nuovi casi in Italia: 122 di cui 62 in Lombardia | Inchiesta a Reggio Emilia sulla morte di 18 anziani

Nelle ultime 24 ore sono stati solo 18 i decessi registrati per coronavirus. Inail: oltre 49mila denunce di infortunio per Covid-19.

24 Giu 2020 - 09:20
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Continua il calo dei positivi in Italia: 122 nelle ultime 24 ore, di cui 62 in Lombardia. In ribasso anche il numero delle vittime che si attesta a 18. I guariti da lunedì sono 1.159, per un totale di 184.585. Intanto la Procura di Reggio Emilia ha disposto la riesumazione di 18 salme di anziani, morti in una casa di riposo, e ne ha disposto l'autopsia. Cinque persone sono indagate per omicidio colposo e delitto colposo contro la salute pubblica. 

Si conferma quindi in frenata il contagio di Covid-19 in Italia. Da inizio pandemia le persone che hanno contratto il virus sono 238.833. Il numero totale di attualmente positivi è di 19.573 persone, con una decrescita di 1.064 assistiti. Tra gli attualmente positivi, 115 sono in cura in terapia intensiva (-12), 1.853 sono ricoverati con sintomi (-185) e in 17.605, pari al 90% degli attualmente positivi, sono in isolamento senza sintomi o con sintomi lievi.

La situazione lombarda e le sette regioni senza nuovi contagi La Lombardia resta la regione più colpita con 12.903 attualmente positivi. Qui si contano 62 nuovi positivi in un giorno, su un totale di 93.173, di cui 23 riferiti a tamponi effettuati a seguito di una positività riscontrata al test sierologico. Altri 6 morti fanno salire il bilancio a 16.579 decessi. Sette invece le Regioni in cui non si registra un aumento dei contagi: Friuli Venezia Giulia, Abruzzo, Umbria, Sardegna, Valle d'Aosta, Molise e Basilicata.

Inail: 49.021 denunce per contagio Covid-19 Sono oltre 49mila le denunce di infortunio da contagio da Covid-19 arrivate all'Inail fino al 15 giugno. Lo fa sapere l'Istituto sottolineando che sono 1.999 in più rispetto al 31 maggio. I casi mortali denunciati sono 236 (+28), pari a circa il 40% dei decessi registrati dall'inizio dell'anno.

L'inchiesta di Reggio Emilia Intatno nel Reggiano si indaga per le morti da coronavirus avvenute nella casa di carità "San Giuseppe" di Montecchio Emilia, uno dei luoghi più falcidiati della provincia. Tra gli indagati risulta esserci anche il parroco di Montecchio, e responsabile della struttura, don Angelo Orlandini. 

Secondo l'accusa, il focolaio si accese a causa di un anziano che, dopo essere stato ricoverato all'ospedale Franchini di Montecchio, fu portato alla casa della carità senza che nessuno si fosse accorto della sua positività al Covid-19. La magistratura vuole dunque accertare se vi possano essere eventuali responsabilità e negligenze collegabili con l'epidemia scatenatasi all'interno della struttura.

Sotto la lente dell'inchiesta condotta dai Nas di Parma, ci sono 18 decessi certificati Covid su 23 complessivi nel periodo che va dal primo febbraio all'11 aprile, tra i quali anche la morte del vescovo emerito di Reggio Emilia, monsignor Giovanni Gibertini, la cui salma sarà disseppellita assieme alle altre per l'esame autoptico.

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