Coronavirus, le opposizioni incontrano il premier Conte a Palazzo Chigi
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"Non siamo nella condizione di poter allentare le misure restrittive", ha spiegato il premier per il quale ci saranno due fasi: "una di convivenza con il virus e l'altra di ritorno alla normalità"
"Il numero dei morti è una ferita aperta. Non siamo nella condizione di poter allentare le misure restrittive, di poter alleviare i disagi e risparmiare i sacrifici a cui abbiamo sottoposto gli italiani" per l'emergenza coronavirus. Lo ha detto il premier Giuseppe Conte, annunciando la firma del "Dpcm che proroga il regime di misure restrittive fino al 13 aprile".
"Non siamo nella condizione di potervi dire che dal 14 aprile saremo liberi, ma siamo costantemente al lavoro con gli esperti per studiare l’allenamento delle misure in sicurezza". "Vi saranno due fasi successive - ha spiegato il premier - . Una fase 2 di convivenza con il virus ed una fase 3 di ripresa completa delle nostre vite e ritorno alla normalità".
"Pochi irresponsabili danneggiano tutti" "C'è una sparuta minoranza di persone che non rispetta le regole: abbiamo disposto sanzioni severe e misure onerose. Non ci possiamo permettere - ha detto Conte - che l'irresponsabilità di alcuni rechino danni a tutti".
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"Mes inadeguato, utile se senza condizionalità" "Sono stato molto chiaro con i leader europei: visto che il dibattito e la discussione si concentrava sul Mes, ho detto che lo considero uno strumento assolutamente inadeguato per far fronte a questa emergenza. E' uno strumento nato per shock asimmetrici mentre noi attraversiamo uno tsunami epocale. Ho detto ai colleghi: non mi riproponete questo Mes con queste regole", ha ricordato il presidente del Consiglio.
"Se il Mes in prospettiva, senza le regole attuali, verrà snaturato e posto nell'ambito di un ampio pacchetto e senza condizionalità può essere uno strumento che ci offrirà una possibilità di mettere in piedi una strategia europea che ci consenta di poter dire che l'Europa c'è, sta dimostrando di essere un insieme coordinato e integrato di Stati che riescono a far fronte comune contro un nemico comune".
"Eurobond arrivano? Il vento in Europa sta cambiando" "Non siamo ancora arrivati al cambiamento totale, ma il dibattito è vivace anche in Germania e Olanda, il filone dei Paesi rigoristi. Abbiamo già compiuto dei passi significativi rispetto posizioni iniziali", ha detto in precedenza Conte commentando la complicata questione degli Eurobond. "E' stato esaltato il patto di stabilita e crescita, la Bce ha disposto impegno significativo superando qualsiasi intervento che era stato predisposto in passato, la presidente di commissione ha anticipato altre due misure che andranno in approvazione alla commissione, che ci consentiranno di mobilitare fino a 100 miliardi per consentire agli Stati membri di attingere finanziamenti per la cassa integrazione lavoratori e sostenere le imprese".
"Poi ci verrà consentito di utilizzare tutti i fondi strutturali europei. In qualche primo commento si è fatto confusione con il Mes, non c'entra nulla. Stiamo parlando dei fondi strutturali di coesione, quelli che arrivano all'Italia che potranno essere utilizzati anche se non spesi, non torneranno all'Unione Europea, e saranno utilizzati senza vincoli".
"Stop allenamenti per evitare pretese società" Nel nuovo dpcm, ha quindi spiegato Conte, si vietano gli allenamenti anche degli atleti professionisti "onde evitare che delle società sportive possano pretendere l'esecuzione di una prestazione sportiva anche nella forma di un allenamento. Ovviamente gli atleti non significa che non potranno piu' allenarsi: non lo faranno in maniera collettiva ma individuale".
"Nessun ok al passeggio coi bimbi, nulla cambia" Conte è tornato poi sulla questione passeggiate. "Il ministro dell'Interno è stato molto chiaro: non cambia nulla, le regole sono quelle. Rimangono gli spostamenti consentiti solo per le specifiche ragioni già individuate".