Nel suo intervento in diretta l'infettivologo tratta i numeri del dopo estate, l'effetto elezioni e il caso Genoa
"Io mi auguro che né il discorso scuola, né il discorso elezioni nelle prossime settimane abbiano un effetto dirompente". Così Massimo Galli, infettivologo del Sacco di Milano, intervenendo a Tgcom24 e facendo il punto della situazione coronavirus in Italia alla luce dei nuovi contagi post estate e del caso Genoa.
La diffusione del virus in estate - "L'estate ha rimescolato le carte, purtroppo, con gli spostamenti della popolazione e le situazioni in cui evidentemente molti si sono infettati, - sottolinea Galli a Tgcom24. - Stando più attenti quest'estate i numeri di oggi ce li saremmo potuti risparmiare".
E aggiunge: "Non abbiamo di fronte un virus con cui intavolare una trattativa. Ci sono problemi da gestire e vanno gestiti con coerenza dall'inizio alla fine, non con continui stop-and-go o delle concessioni ai comportamenti che vanno al di là di quello che possiamo permetterci".
"Il lockdown al Centro e al Sud aveva fatto un lavoro importantissimo - ricorda l'infettivologo, - ma poi con l'estate questo virus ha dimostrato la sua capacità di diffondersi per superdiffusioni".
Il caso Genoa - "Ho fatto molta fatica ad accettare l'idea che il caso Genoa fosse vero e non un errore di laboratorio", commenta Galli a Tgcom24.
"Invece è un caso vero e confermato che ci dice si sia trattato di un caso di superdiffusione, che ha coinvolto parecchie persone che, pur avendo molti contatti tra loro, non vivono insieme o lavorano insieme per otto ore nella stessa stanza. I giocatori fanno i loro allenamenti, fanno le loro partite, hanno contatti importanti, ma alla fine dei conti in un luogo di lavoro, nella stanza per parecchio tempo, hai più contatti. Tutto ciò ci dice che abbiamo a che fare con una brutta bestia e di prestare la massima attenzione".
Effetto scuola ed elezioni dirompente? - "Finora - conclude Galli a Tgcom24 - ci è andata bene, non benissimo, rispetto a Francia, Spagna e Gran Bretagna, ma i prossimi 15 giorni, le prossime tre settimane saranno decisive per capire quale sarà l'effetto scuola e quale sarà l'effetto elezioni".
"L'attenzione è massima e negli ospedali siamo già pronti", assicura.