VENTESIMO GIORNO

Coronavirus, i contagi superano quota 10mila | Speranza Codogno: prima volta senza nuovi contagi

Le regioni del Nord spingono perché si operi un'ulteriore stretta "chiudendo tutto per 15 giorni", ma per adesso il governo prende tempo. E dalla Ue Ursula von der Leyen assicura: "Faremo tutto per sostenere l'economia"

10 Mar 2020 - 23:33
 © Ansa

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Al ventesimo giorno dell'era del coronavirus, l'Italia ormai in quarantena da Aosta a Palermo supera la quota simbolo di 10mila contagiati, 1.004 dei quali guariti, e fa registrare il più alto numero di vittime: 168 in un solo giorno. Dalle Regioni del Nord, Lombardia e Veneto su tutte, è arrivato un nuovo appello a "chiudere tutto per 15 giorni". Una richiesta supportata dai risultati di Codogno, dove per la prima volta non sono stati registrati nuovi contagi. 

I governatori vogliono che restino in funzione solo i servizi essenziali mentre negozi (a eccezione di quelli di generi alimentari, farmacie e parafarmacie) e attività produttive vengano chiuse subito. "E' il tempo della fermezza - sono le parole, chiarissime, di Fontana - Bisogna chiudere tutto adesso per ripartire il prima possibile. Le mezze misure non servono". Una richiesta suffragata dai risultati di Codogno, dove una quarantena "fatta bene", ha abbattuto i contagi. Parole subito raccolte da Matteo Salvini. "Sto con i governatori e i sindaci che chiedono misure ferme, certe, sicure - dice il leader della Lega - Salvo i servizi essenziali, è necessario chiudere tutto subito". Richieste alle quali l'esecutivo non dice no, ma prende tempo. "Vi assicuro che il Governo continuerà a rimanere disponibile e risoluto ad adottare tutte le misure necessarie a contrastare con il massimo rigore la diffusione del contagio", ha detto Conte ai leader dell'opposizione ricordando però la necessità di valutare tutti gli interessi in gioco.

Intanto l'aumento del numero complessivo dei malati (590 in più rispetto a lunedì, per un totale di 8.514) è risultato molto più contenuto rispetto ai giorni precedenti, ma si tratta di una cifra dovuta al ritardo dei risultati dei test effettuati dalla Lombardia: dunque non c'è ancora alcun rallentamento del virus. Dal ministro per le Autonomie, Francesco Boccia, arrivano delle rassicurazioni: "Nessuno perderà il lavoro perché gli ammortizzatori sociali ci saranno per tutti, da chi ha un solo dipendente a chi ne ha migliaia", ha detto, aggiungendo che dai parrucchieri o dai dentisti si potrà entrare solo uno alla volta, "con prenotazioni 'uno a uno'" e che saranno obbligatori l'uso di guanti e mascherine.

Palazzo Chigi e Protezione Civile, poi, hanno rivolto un appello ai cittadini che, come successo a Milano quando furono annunciate le prime zone rosse, hanno preso d'assalto i supermercati. "Si potrà sempre uscire per acquistare generi alimentari e non c'è alcuna necessità di accaparrarseli ora perché saranno sempre disponibili", dice Palazzo Chigi. E il commissario Borrelli conferma: "Chiedo a tutti di non correre ad accaparrarsi generi alimentari e prodotti per la pulizia e l'igiene, perché questo materiale" non mancherà. Insomma, "i supermercati saranno sempre riforniti, tutto quello che serve sarà sempre a disposizione".

E l'Italia guarda anche all'Europa per gli aiuti sul fronte economico. La presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, al termine del vertice straordinario a 27 in videoconferenza, ha assicurato che verranno usati "tutti i mezzi a disposizione per assicurarci che l'economia europea sosterrà questa tempesta".  La von der leyen ha anche spiegato che le linee guida per la flessibilità arriveranno entro il weekend. "Per sostenere i Paesi ci assicureremo che gli aiuti di Stato arrivino alle aziende che ne hanno bisogno, e faremo pieno uso della flessibilità del Patto - ha detto al termine del vertice straordinario a 27 in videoconferenza -, e su questo chiariremo le regole prima dell'Eurogruppo di lunedì".

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