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Monta la protesta dei metalmeccanici che minacciano lo sciopero a fronte del decreto che chiude attività e servizi non essenziali, ma non le fabbriche. Il premier Conte ha convocato un tavolo per venerdì
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Dopo la stretta del governo, per l'emergenza coronavirus, che ha chiuso le attività e i servizi non essenziali fino al 25 marzo in tutta Italia, monta la protesta dei metalmeccanici che invocano lo sciopero e chiedono la chiusura "coperta" delle fabbriche. Il premier Conte media e convoca un tavolo per venerdì. Intanto il bilancio dell'epidemia sale in Italia con 12.839 contagi, 1.258 guariti, 1.016 vittime. Da sabato chiude l'aeroporto di Linate.
La conta delle vittime e dei contagiati non si arresta neanche all'estero tanto che l'Oms ha dichiarato la pandemia. In Francia e in Catalogna si iniziano a chiudere scuole e università. In Belgio chiudono anche ristoranti e bar. Mentre è emergenza a New York.
La protesta degli operai e il malessere degli industriali Con i negozi chiusi e le fabbriche aperte, le ultime disposizioni arrivate per fermare il virus, la protesta cresce dal basso: gli scioperi spontanei sono già iniziati da Terni al Piemonte, passano per la Lombardia, si estendono alla Liguria e arrivano all'ex Ilva di Taranto. Una protesta che anima anche la politica. Il leader della Lega, Matteo Salvini soffia sul fuoco. E' il primo a dire che bisogna "chiudere tutto", parla di lavoratori di "serie B" e poi aggiunge che siamo già a "più di 1.000 morti". Ma il tema scalda soprattutto i sindacati: i metalmeccanici di Cgil, Cisl e Uil chiedono lo stop delle fabbriche e una convocazione che arriva a stretto giro di posta dalla poltrona più alta. Il premier Giuseppe Conte convoca, venerdì, a una video conferenza tutti, sindacati e industriali. Già perché il malessere serpeggia anche tra quest'ultimi e a dargli voce è il presidente di Confindustria Lombardia Marco Bonometti, che parla di scioperi "irresponsabili".
Decreto: ridotti gli aeroporti, chiude Linate In tempi di emergenza anche la mobilità aerea subirà delle modifiche. E' quanto prevede il decreto firmato dal ministro dei Trasporti Paola De Micheli. Il provvedimento predispone l'apertura di un solo aeroporto per regione. In Lombardia sarà aperto Malpensa. La Sae ha già informato che sabato chiuderà l'aeroporto di Linate Milano. La Società per Azioni Esercizi Aeroportuali spiega che "secondo le disposizioni del decreto, il traffico passeggeri di aviazione commerciale e generale sarà concentrato sull'aeroporto di Milano Malpensa, con la chiusura temporanea dell'intero aeroporto di Milano Linate che garantirà i soli voli di emergenza sanitaria e/o per trasporto organi". L'Enac ha poi informato che venerdì, 13 marzo, l'operatività di tutti gli aeroporti nazionali "rimane invariata, anche a tutela dei passeggeri che hanno voli già prenotati e delle compagnie aeree che hanno programmato i propri operativi".
In Italia test per valutare farmaco virale Intanto la scienza fa passi da gigante nella corsa per la scoperta di una cura. L'Italia parteciperà ai 2 studi di fase 3 (sull'uomo) promossi da Gilead Sciences per valutare l'efficacia e la sicurezza della molecola sperimentale antivirale remdesivir negli adulti ricoverati con diagnosi di Covid-19. Lo rende noto l'azienda. I test saranno inizialmente condotti presso l'Ospedale Sacco, il Policlinico di Pavia, l'Azienda Ospedaliera di Padova, l'Azienda Ospedaliera Universitaria di Parma e lo Spallanzani.
Primo morto in Umbria E' stato registrato il primo morto, positivo al coronavirus, in Umbria. E' successo all'ospedale di Perugia. Il decesso è avvenuto nella struttura di Rianimazione dove il paziente di 66 anni, originario del comune di Città di Castello, era ricoverato da due giorni. Le sue condizioni erano apparse subito gravi già durante il ricovero presso l'ospedale di Città di Castello.
Ricciardi: "Sarà una lunga guerra, dovremo arrivare all'estate" Alla riunione con le Regioni ha partecipato anche il neo commissario Domenico Arcuri, chiamato da Conte ad affiancare le strutture operative. L'Ad di Invitalia e Borrelli - dopo che la Consip ha chiuso la gara da 200 milioni per la fornitura di guanti, camici e mascherine e quella per recuperare sul mercato 67mila kit per il test per il coronavirus - hanno fatto il punto sulle principali urgenze, a partire dalle terapie intensive che necessitano di un potenziamento, ma anche su tutto ciò che riguarda la distribuzione di materiale sanitario e l'eventuale individuazione di nuovi stabilimenti di produzione. Anche perché, come ha ribadito anche Walter Ricciardi, "è bene che ci cominciamo a abituare a una guerra lunga". La Sars, spiega il consulente del ministro Speranza, "che era meno contagiosa fini verso maggio-giugno. Questa è molto più contagiosa e io ho l'impressione che, se ci va bene e lavoriamo tutti insieme, dovremo arrivare all'estate".
Via libera dall'Europa: il governo studia una manovra "anti-virus" da 16 miliardi Nel frattempo il governo sta cercando di chiudere il decreto economico "anti-virus"per varare i primi aiuti a tutta l'Italia piegata dall'emergenza. L'esecutivo si dà come deadline il weekend, nonostante i ritmi rallentati da telelavoro, video-conferenze e personale ministeriale a ranghi ridotti. La manovra in due giorni già sta lievitando da 12 a 15, forse 16 miliardi con l'aggravarsi dell'epidemia e delle conseguenti misure restrittive. Roma potrà però contare sul sostegno dell'Europa che, oltre ad avere già dato via libera all'extradeficit fino a 20 miliardi, si appresta a emanare nuove linee guida sulla flessibilità ai tempi del Covid-19.
Le misure all'estero: in Francia scuole chiuse, in Belgio chiudono anche bar e ristoranti Il coronavirus accelera in tutta Europa, rispuntano i confini e molti Paesi cominciano a prendere esempio dall'Italia adottando misure più o meno drastiche. La Spagna, il secondo Paese europeo più colpito, conta 3.000 contagi e 84 morti. La Catalogna chiude le scuole e quattro città nella provincia di Barcellona (Igualada, Vilanova del Camí, Santa Margarida Montbui e Odena) per un totale di 70mila persone. La Francia segue da vicino la Spagna, con 2.900 casi e 61 vittime: in un messaggio alla nazione in diretta tv, il presidente Emmanuel Macron ha annunciato la chiusura di tutte le scuole e università da lunedì "fino a nuovo ordine", ma ha confermato lo svolgimento delle elezioni dei sindaci, domenica 15 e domenica 22 marzo. Anche Il governo del Belgio ha deciso di chiudere scuole, ristoranti e bar per contrastare la diffusione fino al 3 aprile. Il Portogallo decreta lo stop delle scuole a partire da lunedì fino al 9 aprile.
De Blasio dichiara lo stato di emergenza a New York, Disney chiude i parchi in California Oltreoceano il sindaco di New York, Bill de Blasio, dichiara lo stato di emergenza per la città in seguito "all'intenso" aumento dei casi di coronavirus. Il governatore dello Stato di New York, Andrew Cuomo, aveva dichiarato lo stato di emergenza nei giorni scorsi e ora ha vietato gli assembramenti con più di 500 persone spegnendo di fatto Broadway. In California Walt Disney chiude i parchi divertimento dal 14 marzo alla fine del mese per il coronavirus. A chiudere saranno il Disneyland Park e il Disney California Adventure. Gli hotel di Disneyland Resort resteranno aperti fino al 16 marzo per consentire agli ospiti il check out.
F1, cancellato il Gran Premio d'Australia Il Gran Premio di Formula 1 d'Australia non si correrà. La Fia ha ufficializzato la cancellazione del primo Gran Premio della stagione che si doveva correre domenica a Melbourne a causa della positività di un membro della McLaren. Squadra inglese che ha deciso di ritirarsi.