L'intervista

Una app italiana per tracciare i malati di covid-19 | L'ideatore a Tgcom24: "Rispetta la privacy e aiuterà a fermare l'epidemia"

Il fondatore dell'azienda che ha lanciato l'applicazione: "La Regione Umbria sarà la prima a sperimentarla"

30 Mar 2020 - 17:07
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© Webtek  | Emanuele Piasini, fondatore di Webtek
© Webtek  | Emanuele Piasini, fondatore di Webtek
© Webtek  | Emanuele Piasini, fondatore di Webtek

© Webtek | Emanuele Piasini, fondatore di Webtek

© Webtek | Emanuele Piasini, fondatore di Webtek

Arriva da Poggiridenti (Sondrio) un'app tutta italiana che ha l'obiettivo di limitare la diffusione del coronavirus: si chiama "Stop Covid19" ed è stata creata dalla Webtek. Attraverso l'utilizzo del Gps sullo smartphone e con l'aiuto dell'intelligenza artificiale, permette di risalire ai contatti avuti da una persona contagiata. L'app, che sarà sperimentata dalla Regione Umbria, "è pensata nell'ottica di un graduale ritorno alla normalità", afferma a Tgcom24 il Ceo e founder della Webtek, Emanuele Piasini. 

"L'idea è nata dopo il primo caso in zona qui a Sondrio - racconta il fondatore dell'azienda  -. Abbiamo pensato che il problema sarebbe stato capire con chi questa persona è venuta a contatto nel tragitto tra Codogno e la Valtellina".

Come funziona l'app L'intuizione, quindi, è stata elaborata e si è arrivati allo sviluppo dell'app. "Ho condiviso l'idea con il mio staff: utilizzare una tecnologia che già conoscevamo che si basa sui dati Gps per riuscire ad autorizzare la autorità a tracciare eventuali casi di positività - spiega ancora Piasini -. Abbiamo così creato un applicativo che registra le coordinate Gps su un server condiviso. Poi l'intelligenza artificiale fornisce alle autorità in modo gratuito un risultato dei contatti avuti nelle settime precedenti da un possibile caso di coronavirus".

Il rispetto della privacy Sul fronte della privacy ogni interrogativo è stato risolto. "Quello che abbiamo fatto è stato creare l'app in maniera totalmente discrezionale. L'utente può scaricarla in maniera autonoma, approvando la privacy, in modo del tutto consapevole. Noi in fase di registrazione chiediamo solo il numero di cellulare. Una volta installata l'utente può decidere di attivarla o disabilitarla. I dati più vecchi di 30 giorni vengono cancellati e il profilo può essere eliminato in qualsiasi momento dall'utente. Con questo sistema siamo arrivati ad avere un'applicazione che rispetta pienamente la legge della privacy".

Evitare nuovi focolai Ora la sfida è quella di fornire supporto alle autorità quando ci sarà un lento ritorno alla normalità. "Sarà fondamentale uno strumento che permetta di riuscire a mappare i contatti prima che si crei un nuovo focolaio", afferma ancora Piasini, precisando però che "l'app traccia i contatti e non il tragitto delle persone". 

La sperimentazione in Umbria L'app, nel frattempo, ha fatto il suo iter ed è pronta a entrare in funzione, in via sperimentale: "La Regione Umbria è stata la prima a cogliere la palla al balzo e fare da ariete con un percorso di sperimentazione sul campo - annuncia -. In questi giorni stanno definendo la parte burocratica e nei prossimi partiremo. Quando prenderà il via la sperimentazione renderemo disponibile l'app in tutta italia. Sarà poi discrezione delle altre Regioni decidere di leggere e sfruttare eventualmente i dati" per tracciare i possibili contatti.

Il progetto italiano che piace all'estero Intanto, anche dall'estero sono arrivate delle manifestazioni di interesse per il progetto della Webtek. "Siamo stati contattati da diversi Paesi. L'università di Monaco sta testando l'applicazione da proporre al proprio governo. Poi ci sono altre Nazioni come Svizzera, Francia, Spagna e Irlanda che, tramite aziende incaricate, stanno sondando il terreno per cercare di capire se la nostra può essere una soluzione anche per loro".  

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