I massacranti turni degli infermieri dell'ospedale Cardarelli di Napoli
© Italy Photo Press
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Sono stati eseguiti 227.695 tamponi. In terapia intensiva 76 pazienti in più. La Regione più colpita è sempre la Lombardia: +8.129. Il rapporto tra positivi e test effettuati è del 16,3%
In Italia ci sono 37.255 nuovi casi di coronavirus, a fronte di 227.695 tamponi eseguiti (venerdì i nuovi positivi erano 40.902 su 254.908 tamponi). Nelle ultime 24 ore sono stati registrati altri 544 decessi (contro i 550 del giorno prima). In terapia intensiva sono ricoverati 3.306 pazienti (+76). La Regione con il maggior incremento di casi è la Lombardia: +8.129. I dati mostrano che il virus sta "frenando": ora l'obiettivo è portare l'indice Rt sotto 1.
Il virus frena, ma resta emergenza I dati mostrano che in Italia il virus SarsCov2 sembra frenare leggermente la sua corsa, con l'indice di trasmissibilità della malattia Rt che si colloca in lieve remissione a 1,4. C'è insomma una iniziale decelerazione dell'epidemia che dovrà, però, essere confermata nelle prossime settimane perché si possa iniziare a parlare di una svolta. Per il momento, c'è un primo segnale positivo, attribuibile alle misure restrittive in atto, ma non si evidenzia ancora un calo della curva e resta l'emergenza, soprattutto per il livello di saturazione di ospedali e terapie intensive. L'obiettivo è ora portare Rt sotto l'1.
Rapporto positivi/test al 16,3% - Sono stati eseguiti oltre 27mila tamponi in meno rispetto a venerdì. Il rapporto tra positivi e test effettuati è del 16,3%. Gli attualmente positivi sono 688.435 (+24.509). Il totale dei contagi dal'inizio della pandemia è di 1.144.552.
La pressione sugli ospedali - Cresce ancora il carico sugli ospedali. Su 688.435 attuali positivi, 31.398 persone sono ricoverate con sintomi in ospedale, con un aumento di 1.230 persone rispetto a ieri, e 3.306 persone sono in terapia intensiva, +76 rispetto a ieri. Mentre ci sono 653.731 persone positive in isolamento domiciliare. I dimessi o guariti salgono a 411.434 in totale, +12.196 nelle ultime 24 ore.
Le Regioni più colpite - Tra le Regioni con il maggior numero di positivi nelle ultime 24 ore c'è la Lombardia con 8.129 nuovi casi, poi il Piemonte con 4.471, il Veneto con 3.578, la Campania con 3.351, il Lazio con 2.997, l'Emilia Romagna con 2.637, e la Toscana con 2.420.
"Indice Rt deve scendere sotto 1" "Venerdì è stato il quarto giorno di fila in cui si osservava un calo nelle terapie intensive, questo sta a indicare che il sistema che è stato messo a punto funziona. C'è una decelerazione che ovviamente andrà confermata, e questo deve essere motivante per andare avanti nella linea adottata con le misure stringenti prese", ha detto il presidente del Consiglio superiore di Sanità, Franco Locatelli, alla conferenza stampa al ministero della Salute per l'analisi della situazione epidemiologica. Infatti, ha rilevato il presidente dell'Iss, Silvio Brusaferro, "questa settimana c'è una lieve remissione dell'Rt che però non si traduce ancora in un calo della curva perché il numero dei casi è ancora significativo e, quindi, non si può allentare l'attenzione".
Alcuni segnali continuano insomma ad allarmare. Uno è l'età dei nuovi casi: "Seppur lentamente, l'età mediana delle persone che si infettano sta crescendo - ha osservato il presidente Iss - e gli asintomatici superano il 50%". Altro parametro preoccupante è sempre rappresentato dal livello di ricettività degli ospedali perché, ha avvertito, "sta aumentando l'occupazione in area medica e nelle terapie intensiva e si stanno raggiungendo le soglie limite".
Ora l'obiettivo, affermano gli esperti, è ridurre al più presto l'Rt sotto 1, "per evitare che un'onda lunga possa mettere in ulteriore sovraccarico i servizi sanitari".
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