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Numeri confortanti arrivano dalla Protezione Civile. Intanto nelle farmacie arrivano le famigerate mascherine da 50 cent ma vanno subito a ruba
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La prima settimana di Fase 2 si chiude con numeri confortanti per quanto riguarda l'epidemia da coronavirus. Sono i dati migliori mai avuti dall'inizio dell'emergenza: superati i 100mila guariti, oltre 4mila i dimessi in 24 ore. Le vittime toccano quota 30.395 ma sono solo 194 i lutti registrati da venerdì. In 7 regioni e nella provincia autonoma di Trento non ci sono stati decessi. E nelle farmacie arrivano le mascherine da 50 centesimi.
Dall'Istituto superiore di sanità (Iss) trapela che prima della fine del weekend non saranno disponibili numeri significativi sull'avvio della Fase 2. Bisognerà aspettare fino a venerdì prossimo per sapere se la riapertura delle attività e la libertà restituita ai cittadini ha fatto dei "danni". Nelle prossime 48 ore si riunirà il Comitato tecnico scientifico (Cts) per una prima verifica dei dati sui contagi dalle varie Regioni.
Via libera cdm a indagine sieroprevalenza su italiani - Intanto il governo ha dato il via libera al decreto-legge che introduce "misure urgenti in relazione alla realizzazione di una indagine di sieroprevalenza. Il testo, considerata la necessità di disporre con urgenza di studi epidemiologici e statistiche affidabili e complete sullo stato immunitario della popolazione". "L'indagine - si legge nel comunicato - sarà svolta nell'interesse pubblico nel settore della sanità pubblica, nell'ambito di un'indagine di sieroprevalenza condotta congiuntamente dai competenti uffici del Ministero della salute e dall'Istituto nazionale di statistica (ISTAT)".
I numeri del contagio - Intanto i contagiati totali - che comprendono anche guariti e deceduti - con 1.083 nuovi casi fanno segnare il livello più basso dal 10 marzo, con la sola eccezione del 5 maggio, quando l'incremento fu appena inferiore (1.075). Il rapporto nuovi contagiati-tamponi effettuati (69.171 in un giorno) - è il più basso di sempre, l'1,6%. Un caso positivo ogni 64 test, in sostanza (senza tenere conto però dei tamponi ripetuti sullo stesso caso, che incidono mediamente per oltre il 40%).
Dato record dei guariti e dei dimessi - I guariti aumentano di 4.008 unità in 24 ore, portando il totale a 103.031, per la prima volta sopra i 100mila e poco meno di tre volte le vittime. I malati - gli "attualmente positivi" della Protezione civile - sono ora 84.842, in calo di ben 3.119 in 24 ore, quasi il doppio del giorno precedente. Consistenti in positivo anche i numeri delle persone ricoverate con sintomi, 13.834 con un decremento di 802, e in isolamento domiciliare, 69.974, ben 2.183 in meno rispetto al giorno prima.
© Italy Photo Press
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Le terapie intensive si svuotano - Prosegue come da settimane la discesa del numero dei pazienti in terapia intensiva, uno dei parametri più importanti assieme all'R con 0 delle Regioni per valutare le misure nella Fase 2. In tutta Italia hanno lasciato la rianimazione 134 persone, portando il totale dei letti occupati a 1.034 (il 3 aprile erano 4.068). Ciò lascia un certo margine di sicurezza nel caso che la curva dei contagi dovesse tornare a impennarsi con casi gravi.
Anche la Lombardia migliora i propri dati - In Lombardia i ricoverati in terapia intensiva sono ora 330, ben 70 meno del giorno prima (in Piemonte invece aumentano di 3). Nella regione vero vulcano in eruzione della pandemia in Italia migliorano anche i dati delle vittime - 85 in un giorno, in calo anche oggi sotto le 100 - e dei malati, scesi in 24 ore di 1.721 a causa di un accumulo di dati di vari giorni. La Lombardia registra però ancora 502 nuovi casi, quasi la metà di quelli nazionali. Dato che potrebbe pesare al momento delle riaperture differenziate del 18 maggio, visto che 7 regioni - Molise, Calabria, Valle d'Aosta, Puglia, Friuli Venezia Giulia, Umbria, Sardegna - e la Provincia autonoma di Trento non registrano vittime in 24 ore. E per la Sardegna è il settimo giorno di fila.
Arrivano le mascherine da 50 cent (ma vanno a ruba) - Intanto Federfarma fa sapere che le mascherine a 50 centesimi stanno arrivando nelle farmacie delle grandi città, ma che lunedì, vista l'enorme richiesta, potrebbero già andare in esaurimento.