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Nel nostro Paese i dimessi sono 93.245, mentre gli attualmente positivi 91.528. Altri 369 morti in 24 ore, per un totale di 29.684. Negli Usa 72mila vittime, Trump: "Peggio di Pearl Harbor e 11 settembre"
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Per la prima volta dall'inizio dell'emergenza il numero dei guariti dal coronavirus supera quello dei malati - 93.245 sono i dimessi e 91.528 gli attualmente positivi - e il governo accelera ancora sulle riaperture. "Non c'è alcuna volontà di protrarre questo lockdown residuo, possiamo valutare aperture ulteriori dei negozi", sottolinea il premier Giuseppe Conte al vertice con le imprese.
Bar, ristoranti e negozi riapriranno prima di giugno? Se i dati lo consentiranno, si potrà dunque anticipare la riapertura di bar, ristoranti e negozi che era prevista per inizio giugno. Ma le parole del premier non devono ingannare: fino al 18 maggio, nonostante le fughe in avanti delle Regioni - la Puglia ha già dato il via libera a tennis e golf, ad esempio - e le pressioni delle categorie produttive, molto probabilmente non cambierà nulla.
Toti: "Serve un piano Regione per Regione" Anche se il governatore della Liguria, Giovanni Toti, ha avvertito: "Sulle riaperture non possiamo aspettare oltre. E' opinione della maggior parte dei governatori (che giovedì si riuniranno in videoconferenza) che occorra stabilire dei piani di riapertura Regione per Regione. Al governo chiederemo di modificare il Dpcm per consentire alle singole regioni di presentare dei piani di riapertura già dalla prossima settimana".
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Altri 15 giorni per valutare gli effetti dell'allentamento del lockdown Gli esperti tuttavia sono stati molto chiari: servono almeno 15 giorni per valutare se l'allentamento delle misure deciso il 4 maggio avrà avuto effetti negativi sulla curva dei contagi. Ed inoltre, sia il Comitato tecnico scientifico sia la task force di Vittorio Colao - che dovrebbe presentare un nuovo report a Conte entro la fine della settimana - stanno ancora lavorando per definire nel dettaglio le "regole" per questi settori considerati a rischio poiché prevedono un contatto fisico.
Dal 18 maggio molte attività potranno riaprire "Stiamo lavorando su bar, ristoranti e parrucchieri - conferma il ministro delle Autonomie, Francesco Boccia - ma bisogna aspettare le linee guida dell'Inail per consentire loro di operare in sicurezza. Dal 18 maggio molte attività potranno riaprire e le Regioni che decideranno di farlo senza il rispetto delle linee guida Inail se ne assumeranno la responsabilità".
Calano i ricoverati e aumentano i guariti E le indicazioni di Boccia, che non a caso parla di "differenziazioni territoriali" nelle riaperture, vanno lette tenendo sempre presente il bollettino giornaliero dei dati fornito dalla Protezione civile. Numeri che hanno un doppio volto. C'è quello positivo con il record di attualmente positivi in meno in un solo giorno - quasi 7mila -, il calo costante dei ricoverati nelle terapie intensive (con il Molise che è la prima regione ad avere zero pazienti in questi reparti) e dei ricoverati con sintomi, il numero dei guariti, poco più di 8mila in 24 ore, falsato però dal dato della Lombardia (5.881 in più) che ha fornito, dice la Protezione civile, un "aggiornamento riferito anche ai giorni precedenti".
Ma crescono le vittime: 369 in 24 ore E c'è quello negativo, visto che l'incremento del numero delle vittime sale costantemente da 4 giorni: 174 domenica, 195 lunediì 236 martedì e 369 mercoledì. I morti in totale sono 29.684. Sale anche il numero totale dei contagiati: martedì erano 1.075, mercoledì sono 1.444. Un dato strettamente legato a quel che accade in Lombardia, dove c'è oltre il 50% dei nuovi contagiati (764) e oltre il 60% dei 369 morti (sono 222).
Trump: "Attacco peggiore di Pearl Harbor e 11 settembre" Resta grave la situazione oltreoceano: negli Usa i casi di contagio sono ormai oltre 1,2 milioni e i morti quasi 72mila. "Abbiamo attraversato il peggior attacco che abbiamo mai avuto nel nostro Paese, peggio di Pearl Harbor e del World Trade Center. Non c'è mai stato un attacco come questo", ha commentato il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump.
Oltre 260mila morti e 3,7 milioni di casi nel mondo A livello globale, invece, sono oltre 260mila i decessi per coronavirus (di cui 72.812 negli Stati Uniti e 30.150 in Gran Bretagna). e 3.744.585 i casi totali confermati. E' quanto emerge dai dati forniti dalla Johns Hopkins University.