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In 24 ore sono più di 3mila i nuovi contagi. Occhi puntati su Milano, che registra altri 296 casi. L'Oms: "Il Covid-19 è dieci volte più letale dell'influenza. Indossare la mascherina protettiva diventerà la norma"
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Per il decimo giorno consecutivo cala il numero dei malati di Covid-19 nelle terapie intensive e si allenta la pressione sulle strutture ospedaliere. E frena anche l'incremento generale dei contagi. La curva epidemica in Italia continua ad evidenziare dei "segnali positivi" che però devono "ulteriormente consolidarsi". La parola d'ordine è dunque "cautela" poiché, avvertono gli scienziati, siamo ancora nella fase 1 e la prudenza deve essere massima.
Più di 3mila i nuovi contagi in 24 ore in Italia I numeri illustrati alla conferenza stampa della Protezione civile indicano, complessivamente, 103.616 malati di coronavirus (di cui 72.333 in isolamento domiciliare) con un incremento di 1.363 rispetto a domenica, quando l'incremento era stato di 1.984. Il numero dei contagiati totali - compresi morti e guariti - è di 159.516, con un aumento di nuovi contagi pari a 3.153 in un giorno. Calano però i ricoveri in terapia intensiva con 3.260 pazienti nei reparti, 83 in meno rispetto a Pasqua. I guariti sono invece 35.435 (+1.224).
Resta alto il numero dei decessi, ormai oltre quota 20mila Purtroppo i decessi restano alti: sono 20.465 le vittime, con un aumento rispetto di 566. Domenica l'aumento era stato di 431. Il dato sui decessi tuttavia, ha chiarito in conferenza stampa il direttore del dipartimento Malattie infettive dell'Istituto superiore di sanità e membro del Comitato tecnico scientifico Gianni Rezza, "va riferito ai contagi pregressi". Il punto, ha avvertito, è che "siamo ancora nella fase 1, non c'è dubbio. Segnali positivi ci sono ma credo che quello dei decessi sia purtroppo l'ultimo indicatore a diminuire perché il tempo che intercorre tra contagi e decessi è il più lungo".
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In Lombardia risalgono le vittime, occhi puntati su Milano In Lombardia, invece, aumentano i contagi (+1.262) e i morti (+280) più che nel resto d'Italia. Occhi puntati sulla città di Milano, dove il dato dei contagi è aumentato di 296 casi in un giorno. "I numeri sono sempre costanti. Abbiamo avuto un momento in cui si sono abbassati, poi sono rimasti in piano, non salgono ma non scendono": è il commento del governatore Attilio Fontana a Pomeriggio 5.
Il monito degli esperti è non affrettare i tempi della fase 2 "Non arriveremo a contagi zero e il virus non stopperà purtroppo la sua circolazione. A Wuhan ci sono riusciti prendendo misure incredibili ma ora hanno un effetto ritorno. Da noi c'è una tendenza alla diminuzione. Però il virus continuerà a circolare e dovremmo mettere toppe in continuazione", spiega ancora Rezza. Per questo, "dobbiamo arrivare preparati alla fase 2, quando andranno individuati immediatamente eventuali focolai, mettendo in campo controlli serrati e più personale".
Dalla scuola al calcio, sulle riaperture ipotesi ancora premature In questa fase, dunque, pericolosissimo sarebbe accelerare sulle riaperture: "Al momento qualsiasi ipotesi è prematura", afferma il capo della Protezione civile, Angelo Borrelli, in merito alla possibile riapertura di alcune filiere produttive nelle prossime settimane. "La task force è al lavoro su un report -dice - poi una valutazione sarà fatta dal decisore politico". E Rezza frena anche sulla riapertura delle scuole, per le quali pure il presidente del Consiglio superiore di sanità Franco Locatelli aveva auspicato una riapertura a settembre. Quanto alla ripresa per il calcio, "se dovessi dare un parere tecnico - rileva Rezza - non lo darei favorevole e credo che il Cts sia d'accordo. Poi sarà la politica a decidere".
© IPA | Milano, brindisi pasquale sul ballatoio di una casa di ringhiera milanese
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Oms: "Coronavirus dieci volte più letale dell'influenza" Intanto il direttore generale dell'Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, sottolinea che "le prove che arrivano da diversi Paesi ci stanno dando un quadro più chiaro di questo virus, come si comporta, come fermarlo e come trattarlo. Sappiamo che il Covid-19 si diffonde rapidamente e sappiamo che è dieci volte più mortale del virus responsabile dell'influenza del 2009". E il portavoce dell'Oms, David Nabarro ritiene che "indossare la mascherina protettiva diventerà la norma".