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"Il virus è ancora lì e si diffonde sempre allo stesso modo: è pericoloso oggi come lo era a marzo scorso e come lo sarà a marzo del 2021 se non saremo stati intelligenti durante le festività di fine anno". Così Giuseppe Ippolito, direttore scientifico dello Spallanzani e componente del Cts. "In Italia - ha quindi aggiunto - ci sono stati 30mila decessi per il coronavirus da quando, a fine maggio, qualcuno disse che il virus clinicamente non esisteva più".