In spiaggia restano vietati gli assembramenti, le feste e gli eventi musicali. A sindaci ed enti locali la gestione delle spiagge libere
Paradise Beach, Mykonos, Cicladi © Istockphoto
Fare il bagno in mare è a bassissimo rischio di contagio da coronavirus. Lo assicura l'Istituto superiore di Sanità spiegando che "assume scarsa rilevanza" il pericolo legato "alla potenziale contaminazione delle acque" da materiale infetto. Secondo l'Iss infatti le misure di controllo e monitoraggio "applicate in base alla normativa vigente rendono trascurabile il rischio".
Nel "Rapporto sulle attività di balneazione in relazione alla diffusione del virus SARS-CoV-2" viene spiegato che "assume scarsa rilevanza il rischio correlato alla potenziale contaminazione delle acque da reflui o da escreti infetti presenti a monte dell'area di balneazione o diffusi da imbarcazioni. Le misure di controllo e monitoraggio a carattere ambientale e sanitario applicate in base alla normativa vigente, infatti, ma anche la suscettibilita' del virus alle variabili ambientali rendono trascurabile il rischio".
In spiaggia restano vietati gli assembramenti, le feste e gli eventi musicali, se non solo di ascolto. Gli accessi agli stabilimenti attrezzati prevedono la prenotazione, mentre per le spiagge libere, dove la sorveglianza risulta di difficile praticabilità, sono chiamati i sindaci e gli altri enti locali competenti ad applicare le misure di riduzione del rischio. Le linee guida dell'Iss prevedono poi il distanziamento interpersonale di almeno un metro, anche in acqua, e la registrazione degli utenti, per avere un elenco delle presenze e poter rintracciare chi è entrato in contatto con un contagiato. Gli esperti raccomandano anche di controllare la temperatura corporea e di pulire, con regolarità almeno giornaliera, aree comuni, superfici, arredi e attrezzature.