"Chiedo a tutti voi un po’ più di senso civico, e di buona volontà, per far sì che le cose migliorino nei prossimi giorni", ha aggiunto
"Amici italiani, vi prego, basta con le lamentele e le polemiche, basta con le razzie di disinfettanti e mascherine "a caso", le farmacie rispondono anche a chi, come me, ne ha davvero bisogno, che "non se ne trovano più": ma vi sembra il caso di farsi compatire così? Chiedo a tutti voi un po' più di senso civico e di buona volontà, per far sì che le cose migliorino nei prossimi giorni”. Questo l’appello di Elena Vaccari, una giovane emiliana malata di leucemia, lanciato attraverso un post su Facebook per commentare l'introvabilità di mascherine in tempo di coronavirus.
Il post"Ciao, sono un'immunodepressa durante la prima epidemia del mondo contemporaneo. Sì, appartengo proprio a quella categoria di "persone a rischio" che vedete citate negli articoli di questi giorni. So che avete paura, ma state tranquilli: è ormai chiaro che il coronavirus non farà niente a voi che state bene, mentre potrebbe fare molto male a quelli che, come me, hanno le difese immunitarie sotto ai piedi a causa di chemioterapie o simili”: inizia così il post di Elena che dice poi di essere “un po' sconvolta da quello che vedo succedere in Italia, un Paese che ho lasciato tante volte ma dove poi sono tornata per vivere "per sempre", un "per sempre" che ha assunto un significato diverso da quando, 2 anni fa, ho avuto la diagnosi di leucemia"
Un messaggio chiaro quello di Elena, che si conclude con un ulteriore appello finale: "Se dovete rinunciare a qualcuna delle vostre abitudini per contenere la diffusione del virus, non fatene una tragedia. Io e tutti gli altri membri del gruppo "persone a rischio", ve ne saremo grati "per sempre".