Aveva dedicato la vita al lavoro e alla telecamera, passione che condivideva con la moglie Marina e con il figlio Alberto
Lo chiamavano tutti "Gallo". Franco Galelli, cameraman e storico collaboratore di Mediaset, era una roccia. Se l'è portato via il coranavirus. Da alcuni anni combatteva contro un tumore, ma il suo quadro clinico si era complicato a causa del contagio. È morto nella sua Brescia, alla clinica Poliambulanza dove era ricoverato, aveva 55 anni.
Galelli ha dedicato la vita al lavoro e alla telecamera, passione che condivideva con la moglie Marina e con il figlio Alberto che ha sempre avuto vicino, sul lavoro e in questi anni di malattia. Sempre allegro, instancabile, pieno di energia, aveva una risata piena che in un baleno poteva sciogliere qualsiasi tensione. Perché gli imprevisti e la fretta sono spesso cattivi compagni di avventura per chi fa cronaca. "Gallo" non si scoraggiava, mai. Gli veniva naturale rispondere: "Non c'è problema" e in un attimo quella risposta decisa e calma infondeva sicurezza. A Brescia e provincia conosceva tutti ed era rispettato da tutti. Se succedeva qualcosa sul suo territorio, "Gallo" era il primo a saperlo. E il primo a chiamare la redazione di "Newsmediaset" per avvisare. Una garanzia.
Il figlio Alberto, che dal padre ha ereditato tutta la passione e la dedizione al mestiere, su Facebook ha scritto: "Hai combattuto, forte e tanto. Nessuno avrebbe mai detto che un leone se lo sarebbe portato via un virus visibile solo al microscopio, nessuno (...) Non posso dire che mi lasci un grande vuoto dentro, no. Lasci un grande vuoto dentro perché non ci sei più, certo, ma di te ho tutto. Perché tu per me eri tutto. Nonostante non lavorassi più da tempo, per noi eri (e sempre sarai) il nostro grande punto di riferimento. Fai buon viaggio papà".
Al lutto della famiglia Galelli si stringe tutta Mediaset, addolorata per questa grandissima perdita.