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Confindustria: "Servono risposte sulla riapertura". Nel decreto aprile proroga dello stop ai licenziamenti e nuovi congedi parentali
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Mezzi più frequenti nelle ore di punta, adesivi per segnalare le distanze corrette e obbligo di mascherina per salire a bordo: sono queste le linee guida che, proposte dal ministro dei Trasporti Paola De Micheli, verranno allegate al decreto sulle riaperture. Sul fronte dei numeri, calano i decessi: nelle ultime 24 ore sono morte 260 persone, il dato più basso registrato dal 15 marzo.
Per la Regione Lombardia è "fondamentale che da qui al 4 maggio ci siano regole chiare, certe e inequivocabili". A chiederle è il governatore Attilio Fontana, citando come esempi le indicazioni "per l'utilizzo delle mascherine o a un protocollo univoco da applicare a chi, rientrato al lavoro, risultasse poi positivo al Covid-19". E sottolinea che, dopo le prime aperture del 4 maggio, bisognerà anche prevedere "la riapertura di tutte le altre attività".
Da domani potranno ripartire in tutto il Paese le imprese e i distretti del settore manifatturiero la cui attività sia rivolta prevalentemente all'export e le aziende del comparto costruzioni, solo per i cantieri su dissesto, scuola, carceri e edilizia residenziale pubblica. Lo potranno fare solo se in condizioni di rispettare i protocolli sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. Ne dà notizia la Regione Emilia-Romagna al termine della cabina di regia.
Il governo va verso il prolungamento delle restrizioni per le messe anche dopo il 4 maggio. Deroga, invece, per i funerali ai quali, tuttavia, dal 4 maggio potrebbe essere ammesso solo un numero ridotto di persone.
Nessuna riapertura per i negozi - che rientrano nelle categorie già fermate nella fase 1 - a partire dal 4 maggio. Sul commercio a dettaglio, secondo fonti della cabina di regia, il governo ragionerà nei prossimi giorni. Una possibile data di riapertura per il commercio al dettaglio, che tuttavia resta un'ipotesi priva di conferme ufficiali, è quella del 18 maggio. Prorogato anche, il lockdwon per parrucchieri e centri estetici.
Nelle ultime 24 ore in Italia sono 260 i decessi, quasi la metà rispetto a ieri quando i morti erano stati 415; si tratta del dato più basso dal 15 marzo. Calano lievemente anche i nuovi casi: 2.324 contro i 2.357 di sabato. Torna invece a salire il numero dei malati, +356 per un totale di 106.103. Prosegue ancora il trend in calo dei ricoveri in terapia intensiva: vi sono sono 2.009 pazienti, 93 in meno rispetto a ieri. Dei 106.103 malati complessivi, 21.372 sono ricoverati con sintomi, 161 in meno rispetto a ieri, e 82.722 sono quelli in isolamento domiciliare, 510 in più rispetto a ieri quando si era registrato il primo calo dall'inizio dell'emergenza.
Dopo il calo di ieri tornano al livello di venerdì i dati relativi al contagio in provincia di Milano. Si contano infatti 463 nuovi casi di cui 241 a Milano città, mentre ieri c'erano stati 219 nuovi casi di cui 80 a Milano città. In Lombardia, in compenso, cala il numero di decessi: 56 nelle ultime 24 ore, contro i 163 di ieri. Continuano a calare anche i posti letto occupati nei reparti degli ospedali: in terapia intensiva sono 706, con un calo di 18 (ieri -34), mentre negli altri reparti ci sono 8481 con un calo di 8 (ieri -302).
Sì alla possibilità di visitare i parenti ma no alle riunioni di famiglia, conferma del divieto di spostamento tra le Regioni, se non per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità e motivi di salute. Sono due delle novità che dovrebbero essere introdotte con il nuovo decreto a partire dal 4 maggio. Ancora aperta la discussione sulla possibilità di consentire o meno di raggiungere le seconde case.
"Subito regole certe per gestire il trasporto pubblico. Tra una settimana dobbiamo poter fare viaggiare chi torna al lavoro in sicurezza. E non sappiamo ancora come". Lo hanno chiesto i comuni nella Cabina di regia con il governo. "Dal 4 maggio ci saranno meno restrizioni quindi più persone per strada: come fanno i sindaci a controllare il rispetto delle regole? Ingressi contingentati nei parchi, ok a visite a parenti, ok attività motoria. Ma chi controlla? La polizia locale non è sufficiente".
Il presidente del consiglio, Giuseppe Conte, terrà una conferenza stampa questa sera, alle ore 20.20. È quanto si apprende da fonti di Palazzo Chigi.
Nelle fase 2 è prevista una maggior frequenza dei mezzi pubblici nelle ore di punta. Lo prevedono le linee guida al vaglio del ministro dei Trasporti, Paola De Micheli. Sui mezzi, dagli autobus alle metropolitane, inoltre, è previsto un numero massimo di passeggeri, in modo da rispettare la distanza di un metro, e la presenza di marker sui posti a sedere per segnalare quelli che non possono essere usati.
Mascherine obbligatorie su tutti i mezzi pubblici. E' quanto previsto nelle linee guida messe a punto dalla ministra dei trasporti Paola De Micheli e che verranno allegate al dpcm sulle riaperture. Le mascherine andranno indossate in modo da coprire naso e bocca e potranno essere anche di stoffa.
Il governo va verso la riapertura il 4 maggio del comparto manifatturiero, di quello edile (pubblico e privato") e del commercio all'ingrosso funzionale al settore manifatturiero e all'edilizia. E' quanto è stato comunicato, a quanto si apprende, nel corso della cabina di regia tra governo e enti locali in corso questo pomeriggio.
Fonti partecipanti alla cabina di regia confermano l'intenzione del governo di andare verso la riapertura del cibo da asporto dal 4 maggio. Dalla stessa data, inoltre, dovrebbe essere permessa l'attività motoria ma solo individuale (a meno che non si tratti di minori o di persone diversamente abili) e la ripresa degli allenamenti per gli sport professionistici.
Entro fine maggio saranno distribuiti in Italia 4 milioni di test sierologici per il coronavirus. Lo annuncia la Abbott, l'azienda farmaceutica Usa che ha vinto il bando del governo per la fornitura degli esami nell'ambito dell'emergenza Covid-19. In un migliaio di laboratori in tutta Italia si potranno analizzare fino a 200 test all'ora.
A Palazzo Chigi è iniziata la cabina di regia, presieduta dal premier Giuseppe Conte, con Regioni, Comuni e province. Al centro le misure della fase 2 dell'emergenza coronavirus.
La fase 2 per i medici "è iniziata da qualche settimana., con i posti in terapia intensiva che si sono ridotti e molti reparti legati al Covid che sono stati chiusi". A indicarlo è il presidente della Società italiana malattie infettive e tropicali, Marcello Tavio, secondo il quale "questa fase 2" che inizierà il 4 maggio "non dipende da noi ma dalla politica".
"E' dal 5 aprile che io chiedo qual è il metodo per arrivare alla riapertura e non tanto la data della riapertura, e ad oggi non ho ancora avuto una risposta". La stoccata arriva dal presidente designato di Confindustria, Carlo Bonomi, secondo il quale "stiamo arrivando alla fatidica soglia del 4 maggio senza sapere ancora quale sarà il metodo". Intanto, per iniziare, "ci aspettiamo che domani mattina almeno le imprese che hanno la capacità di rispondere agli accordi di sicurezza" siglati con governo e sindacati "e sono nelle grandi catene del valore aggiunto dell'export possano riaprire perché stanno perdendo quote di mercato e molte imprese saranno fuori" se non ripartono.
Il governo "ha gestito bene questa fase e non vedo perché debba essere messo in discussione. Poi non spetta al Commissario europeo dare giudizi". Lo ha detto il commissario Ue all'Economia, Paolo Gentiloni, sottolineando che l'Italia "ha dovuto fare da battistrada e non è facile". Per quanto invece riguarda il Recovery Fund, per l'ex premier "deve arrivare ora, non abbiamo i due anni che intercorsero tra la fine della Guerra e il Piano Marshall. Per ora intendo entro la fine dell'estate, metà settembre".
Sono stati 317mila i controlli effettuati dalle forze di polizia il 25 aprile, 242.145 su persone e 74.955 su esercizi e attività commerciali. Sul totale delle persone controllate, 9.240 sono state sanzionate, 71 denunciate per falsa dichiarazione e 39 per violazione della quarantena. Per quanto riguarda gli esercizi commerciali, le sanzioni sono state 295 e 59 i provvedimenti di chiusura. Dall'11 marzo sono state controllate complessivamente oltre 10 milioni e 340mila persone.
"Attualmente non sono presenti divise dedicate al personale medico e le divise monouso sono esaurite in struttura e irreperibili sul mercato". Lo si legge nell'ultimo bollettino interno firmato dalla direzione del Pio Albergo Trivulzio di Milano e inviato ai dipendenti. Nella nota, però, l'azienda "ribadisce che i camici monouso, oltre a necessaria garanzia, costituiscono obbligo d'uso".
In arrivo con il "decreto aprile" ci sarebbe anche il rinnovo dei congedi speciali e del bonus babysitter da 600 euro per aiutare i genitori con i figli a casa da scuola. Il congedo speciale dovrebbe essere di altri 15 giorni retribuiti al 50% di cui i genitori (uno solo o dividendoli tra entrambi) potranno usufruire fino a settembre.
Niente licenziamenti, probabilmente per altri due mesi. Il governo dovrebbe inserire nel prossimo decreto di aprile la proroga della sospensione dei licenziamenti collettivi e dei licenziamenti individuali per giustificato motivo oggettivo (ad esempio ragioni inerenti all'attività produttiva e all'organizzazione del lavoro) già inserita nel Cura Italia.