I DATI DELL'EPIDEMIA

Coronavirus, registrati 34.505 nuovi casi e 445 decessi in 24 ore

Aumenta la pressione sul sistema sanitario con altri 99 posti in terapia intensiva occupati, mentre sono 1.140 in più le persone ricoverate negli altri reparti Covid

05 Nov 2020 - 20:31

Continua a correre il coronavirus in Italia: secondo i dati registrati dal ministero della Sanità nelle ultime 24 ore ci sono stati altri 34.505 casi (con 219.884 tamponi, +8.053 su mercoledì). Tante anche le vittime, si contano +445 morti. Aumenta la pressione sul sistema sanitario con altri 99 posti in terapia intensiva occupati. In Lombardia +8.822 casi, Campania +3.888, Veneto +3.264 e Piemonte +3.171.

Nelle ultime 24 ore si sono registrati anche 4.961 guariti. Cresce la pressione sugli ospedali con 99 pazienti in più nelle terapie intensive per un totale di  2,391, mentre sono 1.140 in più le persone ricoverate negli altri reparti Covid (23.256 in tutto). Sono invece 446.701 le persone in isolamento domiciliare, con un incremento di 27.874 da ieri. Il numero degli attualmente positivi sale a 472.348 (29.113 più di ieri). 

A Milano 3.654 nuovi casi Con 41.544 tamponi eseguiti è di 8.822 il numero dei nuovi positivi registrati in Lombardia (tasso positività al 21,2%). I morti in Regione sono stati 139, per un totale di 17.987 da inizio epidemia. Il numero di ricoverati in terapia intensiva è salito a 522 (+15), negli altri reparti a 5.318 (+300). Per quanto riguarda le Province, i casi segnalati a Milano sono stati 3.654, di cui 1.367 in città; 973 a Varese, 898 a Monza, 703 a Brescia, 615 a
Como, 578 a Pavia, 252 a Bergamo, 231 a Mantova, 197 a Cremona, 189 a Lecco, 173 a Lodi e 115 a Sondrio.

Rezza: "Dati che non vanno bene"  "L'aggiornamento sui dati di oggi non va bene. Con 34.500 casi, non è un buon segnale anche perché la percentuale di tamponi positivi supera il 10%. Anche i decessi 445, sono molti. Nei giorni scorsi la situazione sembrava essersi stabilizzata pur tenendo conto della variabilita quotidiana ma il dato di oggi ci dice che sembra che globalmente ancora il virus corre e frenarlo è necessario". Lo ha detto il direttore Prevenzione, Gianni Rezza, in conferenza stampa dal ministero della Salute. 

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"Calabria zona rossa? Trend verso criticità" Rezza ha quindi spiegato che l'inserimento della Calabria nella zona rossa di rischio "nasce da un Rt elevato a 1.84, questo vuol dire che anche se in questo momento non c'è un numero di casi particolarmente elevati, Rt ci porta a pensare che c'è un aumento della trasmissione in atto e quindi ci potrebbe essere criticità nel numero dei casi nel prossimo futuro. Inoltre ci potrebbe essere occupazione delle terapie intensive superiore l 50%. Non c'è ora eccesso di casi ma c'è un trend che va verso la criticità, ma nel giro di 2 settimane la situazione può rientrare". 

Agenas: "Sforata la soglia critica del 40% dei ricoveri Covid"  I ricoveri nei reparti nei reparti di pneumologia, medicina generale e malattie infettive, occupati dai pazienti Covid hanno superato la quota critica del 40% raggiungendo il 45% di valore nazionale. Lo indica l'Agenas, l'agenzia per i servizi sanitari regionali, nell'aggiornamento della situazione degli ospedali sul suo sito. Solo due giorni fa erano il 39% del totale, con un valore che sfiorava la soglia ora superata. Sono 7 le Regioni con i reparti saturi rispetto a questo indicatore: l'Emilia Romagna con il 43%, Lazio al 45%, Lombardia al 71%, Marche al 45%, Piemonte con il valore più alto del 101%, Bolzano al 59%, Umbria 48%, Valle d'Aosta 92%. Per le terapie intensive il valore soglia del 30% era stato superato due giorni fa ed è ora fermo al 31%.

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