Il direttore per la prevenzione del ministero della Salute chiede di prestare la massima attenzione e di rafforzare il distanziamento sociale
In diverse regioni l'indice di contagio ha superato quota 1 a causa di "alcuni focolai di rilevanza più o meno grave per l'importazione di infezioni dall'estero". Lo ha spiegato Gianni Rezza, direttore per la prevenzione del ministero della Salute, riferendosi ai nuovi dati sull'epidemia di coronavirus in Italia per la settimana dal 29 giugno al 5 luglio. "Serve rafforzare le misure di distanziamento sociale", ha aggiunto.
"Rafforzare il distanziamento" - Di poco sotto 1 a livello nazionale, sopra l'unità in diverse regioni: è questo, dunque, il quadro attuale in Italia dell'indice di contagiosità Rt del Sars-Cov-2, e per questo è necessario "rafforzare il distanziamento". Lo ha sottolineato Rezza, commentando i dati del monitoraggio sullo stato epidemiologico nelle regioni d`Italia.
"Sebbene per ora l'Rt a livello nazionale rimanga di poco al di sotto di 1, in diverse regioni Rt ha superato quota 1. Ciò è dovuto in diversi casi - ha sottolineato Rezza - al verificarsi di focolai di rilevanza più o meno grande, che in parte sono dovuti all'importazione di infezioni dall'estero. Questo induce naturalmente a rafforzare le misure di distanziamento sociale, che è opportuno tenere pur sapendo che il Servizio sanitario nazionale è in grado di individuare rapidamente questi focolai e contenerli".
Aumentate da 3 a 5 regioni con indice Rt sopra 1 - Sono 5 le Regioni con l'indice Rt superiore a 1, sono 2 in più rispetto alla scorsa settimana. Si tratta dell'Emilia Romagna (1,2), che ha lo stesso valore del Veneto. Segue la Toscana con 1,12, il Lazio con 1,07 e il Piemonte con 1,06. All'estremo opposto della scala la Basilicata con Rt a 0.
E' quanto si legge nel Monitoraggio settimanale dei casi di coronavirus del ministero della Salute e dell'Istituto superiore di Sanità per il periodo dal 29 giugno al 5 luglio.
La scorsa settimana le regioni con il valore di Rt sopra ad 1 erano 3, Emilia Romagna (1.28), Veneto (1.12) e Lazio (1.04).