Gli esperti: "Cresce il rischio Delta". Il commissario all'emergenza ribadisce il successo della campagna vaccinale e spiega che tra due mesi si potrà raggiungere l'immunità di gregge
Sei italiani su 10 hanno ricevuto almeno una dose, i vaccini ci sono e l'immunità di gregge si potrà raggiungere fra due mesi. Ne è convinto il commissario all'emergenza Covid, Francesco Paolo Figliuolo, secondo il quale "nessun ritardo delle Regioni è motivato". Secondo gli esperti cresce però l'effetto della variante Delta in Italia. Intanto il premier britannico Bortis Johnson annuncia la fine delle restrizioni a partire dal 19 luglio.
La Gran Bretagna ha registrato nelle ultime 24 ore altri 27.334 contagi di Covid (circa mille meno del picco giornaliero della settimana scorsa) causati dalla variante Delta. Lo certificano, su quasi 1,3 milioni di tamponi, i dati diffusi oggi dal governo, che tuttavia confermano al momento l'effetto positivo delle vaccinazioni nel contenimento dell'impatto sui ricoveri (seppur in aumento) e soprattutto dei decessi quotidiani: fermi a 9, contro i 15 di ieri. Le dosi di vaccino somministrate salgono intanto a più di 79 milioni, con oltre il 64% degli over 18 interamente immunizzati e l'86,1% coperti da una dose.
Sull'obbligo di vaccinazione ai sanitari "dobbiamo lavorare perché quella norma sia rispettata, le vaccinazioni sono la più importante arma. Oggi supereremo le 54 milioni di dosi somministrate, la pandemia non è finita, i numeri ci segnalano anche da altre parti del mondo che nonostante una vaccinazione significativa i contagi ci possono essere soprattutto a causa di varianti come la Delta". Lo ha detto il ministro della Salute Roberto Speranza.
Sono 481,6 milioni le dosi di vaccino consegnate nell'Ue e 376,4 milioni le vaccinazioni. Al 62,7% degli adulti nell'Unione è stata somministrata almeno una dose, mentre il 45% è pienamente immunizzato. Lo scrive, su Twitter, la portavoce della Commissione europea, Dana Spinant.
Il premier britannico Boris Johnson annuncerà in giornata il termine, dal 19 luglio, delle restrizioni anti-Covid nel Paese. Secondo la stampa britannica, il premier dovrebbe confermare una gestione delle misure di contenimento (ad esempio quando indossare la mascherina) lasciata al buonsenso dei cittadini. La comunità scientifica è però contraria al provvedimento, sostenendo che riaprire significherebbe "costruire nuove fabbriche di varianti".
Secondo gli esperti la variante Delta pone sempre maggiori rischi anche in Italia. Per Roberto Battiston, ex presidente dell'Agenzia spaziale italiana e ordinario di Fisica all'Università di Trento intervistato da La Stampa, "la discesa del numero di nuovi infetti si è fermata per la prima volta in tre mesi" e "il sorpasso della variante Delta su quella inglese potrebbe arrivare verso la metà di luglio e portare con sé un rischio di contagio molto alto". Intanto, già sale il tasso di positività ai tamponi.
Sei italiani su 10 hanno ricevuto almeno una dose, i vaccini ci sono e l`immunità di gregge si potrà raggiungere fra due mesi. Sono i tre punti chiave evidenziati dal commissario all'emergenza Covid Francesco Paolo Figliuolo in un'intervista al Corriere della Sera: "Le Regioni lamentano ritardi? Se confrontiamo luglio con giugno c'è una flessione del 5% dei vaccini Pzifer e Moderna, non parlerei di ritardi: le dosi sono sufficienti per procedere spediti nella campagna vaccinale", dice. E ricorda che contro la variante Delta "il ciclo vaccinale completo è l'unico rimedio".