A "Mattino Cinque" il racconto di un uomo salvato grazie alla cura sperimentale
"Il mio calvario è iniziato il 18 marzo quando mi sono aggravato e mi hanno trasferito all’ospedale di Mantova". Inizia così la testimonianza a "Mattino Cinque" di Beppe Torchiani, 65enne di Crema ammalatosi di coronavirus il 13 marzo e guarito l’8 maggio dopo un calvario durato quasi due mesi in cui ha rischiato la vita.
A salvarlo è stata la terapia del dottor Giuseppe De Donno, direttore della Pneumologia e dell'Unità di Terapia intensiva respiratoria all'ospedale Carlo Poma di Mantova, che lo ha curato con il plasma iperimmune. "Mi hanno dato la prima sacca il 31 di marzo, poi il 3 aprile mi hanno dato una seconda sacca - racconta Torchiani arrivato a perdere 18 chili durante la sua lunga degenza -. Da quel giorno ho cominciato subito a stare meglio e ora sono guarito".