La donna, col volto coperto parzialmente da una mascherina, spacciandosi per una infermiera aveva prelevato la bambina
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È durato poche ore il rapimento di una neonata di un giorno avvenuto a Cosenza. La neonata è stata ritrovata dalla polizia che ha fermato le due persone, un uomo e una donna, che avevano prelevato la piccola all'interno della clinica Sacro Cuore, nel centro della città. Il sequestro è avvenuto intorno alle 18:30. La piccola era in una stanza della clinica insieme alla mamma, una casalinga di circa 27 anni, e alla suocera di questa. Nella stanza, secondo la ricostruzione fatta dalla polizia che ha indagato sul sequestro, è entrata una donna, bassa, con il volto parzialmente coperto da una mascherina e i capelli raccolti in treccine che si è presentata come una puericultrice dicendo di dovere portare la bambina dal pediatra. Quindi ha preso la piccola e si è allontanata. La mamma e le nonne della piccola, non vedendola tornare, dopo un po' si sono allarmate ed hanno chiesto informazioni. È così che è stato scoperto il rapimento.
Dalle immagini registrate da una telecamera interna della clinica si vede ciò che è successo nel corridoio della struttura. Si vede la donna avvicinarsi ad un ovetto da neonato, raggiunta subito dopo da un uomo con un cappellino in testa. I due cercano di mettere la neonata nell'ovetto ma non riuscendovi si allontanano, lei con la piccola in braccio e lui con l'ovetto in mano. Dopo che è scattato l'allarme sul posto sono immediatamente giunte le volanti della Questura e la Squadra mobile, oltre alla oolizia scientifica per i rilievi.
La vicenda è apparsa subito strana e adesso dovrà essere chiarita dagli investigatori. soprattutto riguardo al movente. I genitori della neonata appartengono a una famiglia normale. La madre è casalinga e il padre, 29enne, è un dipendente della Conad e hanno un figlio di 6 anni. Familiari e amici dei genitori subito dopo il sequestro hanno postato sui social la foto della bambina con l'invito a mettersi in contatto in caso di avvistamento. Immediatamente l'allarme è stato girato a tutte le forze dell'ordine.
Posti di blocco sono stati istituiti alle uscite della città, nella convinzione che la coppia si sia allontanata a bordo di un'auto. Una tensione durata fino a quando una pattuglia della Squadra mobile ha intercettato l'auto con i rapitori e la piccola a bordo, fermandola e mettendo in sicurezza la piccola e bloccando la coppia, segnando così la fine di quello che stava diventando un incubo.
"Il sistema di videosorveglianza della clinica ha funzionato e fortunatamente, grazie alle telecamere, le forze dell'ordine sono riusciti a risalire immediatamente gli autori del terribile gesto". A dirlo è Saverio Greco, proprietario e responsabile della struttura legale del gruppo IGreco, proprietaria della clinica Sacro Cuore di Cosenza dove è avvenuto il sequestro. "Sono stati attimi molto molto difficili - ha aggiunto - soprattutto per la famiglia, per la mamma. Ringraziamo soprattutto le forze dell'ordine che sono state veramente veramente brave". "La donna - ha detto Greco - è entrata alle 18:09 durante l'orario di visita e non chiediamo a chi entra i documenti d'identità. Quanto accaduto ci farà ripensare alle misure di ingresso". "Ero con la polizia - ha concluso - quando siamo arrivati nella casa segnalata e c'era una festa addobbata quindi come se ci fosse una nascita di un bambino. La piccola era vestita con abitini da maschietto. Poi la polizia ha fatto i controlli e fermato i due. Ora la bimba è in ospedale per i controlli di routine".