Fotogallery - Torino, corteo per Cospito: il materiale sequestrato agli anarchici
© Ansa
© Ansa
La richiesta al vaglio del Tribunale di Sorveglianza, che discuterà l'istanza il 24 marzo. Il suo legale vorrebbe che il 55enne fosse mandato a casa di sua sorella
© Ansa
Alfredo Cospito, l'anarchico detenuto al 41 bis, ha chiesto i domiciliari al Tribunale di Sorveglianza di Milano. Attraverso il suo legale, l'avvocato Flavio Rossi, ha infatti depositato una domanda di differimento pena, per motivi di salute, nella forma della detenzione domiciliare. I giudici (la presidente Giovanna Di Rosa, affiancata da Ornella Anedda e da due esperti) hanno stabilito per il 24 marzo la data dell'udienza per discutere la richiesta.
Le condizioni di salute di Cospito sono state giudicate "stabili". Intanto è stata fissata per il 24 marzo l'udienza davanti al Tribunale di Sorveglianza di Milano per decidere sull'istanza della difesa dell'anarchico di differimento pena nella forma della detenzione domiciliare. Dal punto di vista clinico, dopo il ricovero al San Paolo, non sono state evidenziate criticità particolari. Il 55enne resta nel reparto di medicina penitenziaria per essere monitorato. In questi ultimi giorni sta assumendo soltanto acqua, sale e zucchero.
Tale udienza potrebbe essere convocata per il 24 marzo. La difesa dell'ideologo della Fai, la Federazione anarchica italiana, fa riferimento nell'istanza a motivi di salute (Cospito è infatti in sciopero della fame dal 20 ottobre), in base ai quali i giudici dovrebbero, pensa il legale, differire l'esecuzione della pena e mandare il 55enne ai domiciliari a casa della sorella. Se la richiesta dovesse essere accolta, sarebbe di fatto revocato per l'anarchico il 41 bis, contro cui Cospito sta lottando proprio con il digiuno.
La Sorveglianza milanese viene dunque chiamata a vagliare una questione delicatissima, sulla quale più volte si è anche espressa con interpretazioni la giurisprudenza, negando spesso il differimento pena in questi casi nei quali lo stato critico di salute viene "autoindotto" dallo stesso detenuto. Saranno necessari probabilmente anche esami sulla condizione psichica dell'anarchico: se venisse rilevata una patologia mentale si potrebbe superare la questione dell'autoinduzione e dare l'ok al differimento pena.
© Ansa
© Ansa
Per il 24 marzo tra l'altro, da quanto si è saputo, è stata fissata anche un'udienza davanti al tribunale di Sorveglianza di Sassari, dove Cospito è rimasto fino alla fine di gennaio. Un collegio dovrà esprimersi su un ricorso della difesa contro la bocciatura della richiesta di differimento pena, già decisa da un giudice di Sassari. A Milano invece l'istanza è stata presentata direttamente al Tribunale e quindi la valutazione sarà già collegiale.
Intanto, lunedì il 55enne è stato trasferito di nuovo dal carcere di Opera nel reparto di Medicina penitenziaria del San Paolo di Milano. Aveva valori di potassio troppo alti ed è quindi stato necessario un ricovero cautelativo per monitorare la sua situazione che, pare, resta stabile, anche se delicata. I valori nella serata di lunedì sarebbero infatti tornati in linea con la sua condizione. Negli ultimi giorni Cospito ha deciso di assumere solo acqua, sale e zucchero senza nessun integratore.
"Potrei essere morto e non se ne accorgerebbero", è quanto Alfredo Cospito ha detto al suo legale in riferimento ai controlli nel carcere di Opera. "E' convinto che lo riportano in carcere presto. Lì non sarebbe adeguatamente controllato visto che di notte gli agenti passano a distanza di ore e si limitano a guardare dallo spioncino", afferma l'avvocato difensore, Flavio Rossi Albertini. "Oggi ha 3.2 come valore di potassio, lunedì è andato in ospedale perché i valori erano incoerenti. Era passato da 2.5 a 4 e poi di nuovo a 3 e i medici temevano acidosi. Ha preso un po' di orzo ma è stato male", aggiunge.