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Su Alfredo Cospito, detenuto in sciopero della fame contro il 41bis, si è espresso anche il Comitato Nazionale di Bioetica. Dopo le esternazioni dell'anarchico che ha espresso la volontà di non essere tenuto in vita da terapie di sostegno, infatti, il Comitato ha deciso di continuare ad analizzare il caso "in merito alle problematiche connesse all'autodeterminazione nel ricevere o meno i trattamenti sanitari offerti". "Dopo un corale, approfondito dibattito, la Plenaria ha ritenuto di proseguire l'analisi al fine di ottenere la massima convergenza possibile con riguardo alle delicate e complesse problematiche sottese, nel rispetto di tutte le posizioni sino a ora emerse", ha spiegato.