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Ultimo aggiornamento: 2 anni fa

SCIOPERO DELLA FAME

Cospito, scontri al corteo di Roma: due feriti | Al presidio di Opera manifestanti lanciano sassi e lacrimogeni

I medici: "Ricovero in ospedale se continua a rifiutare gli integratori". L'avvocato: "Nessun trattamento forzato"

04 Feb 2023 - 19:50
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I medici stanno valutando l'ipotesi di trasferire Alfredo Cospito dal centro clinico del carcere milanese dove si trova al reparto di medicina penitenziaria dell'ospedale San Paolo. L'eventualità di un ricovero secondo gli esperti diventerebbe realistica se il 55enne, da 108 giorni in sciopero della fame, dovesse proseguire a rifiutare anche gli integratori. La difesa di Cospito ha presentato una diffida al ministero di Giustizia affinché in caso peggioramento delle condizioni di salute non venga sottoposto alla nutrizione o a trattamenti forzati. Presidio al carcere di Opera, i manifestanti lanciano sassi e fumogeni.  Al corteo di Roma, scontri con le forze dell'ordine.


 


Sono tre i manifestanti fermati durante i momenti di tensione avvenuti al corteo di oggi a Roma, in solidarietà ad Alfredo Cospito mentre altri due sono rimasti feriti nel corso dei disordini.


Alcuni manifestanti sono stati fermati dalla polizia durante il corteo a Roma in solidarietà ad Alfredo Cospito. Questi ultimi sono stati portati in Questura dopo i disordini per essere identificati e la loro posizione sarà valutata nelle prossime ore.



Scontri al corteo a Roma in solidarietà ad Alfredo Cospito. I manifestanti, arrivati sulla via Prenestina, hanno tentato di costruire delle barricate e hanno iniziato un fitto lancio di bottiglie verso le forze dell'ordine che, per respingerli, hanno fatto una serie di cariche di alleggerimento. La situazione resta tesa.


Il gruppo di manifestanti che si è staccato dal presidio organizzato davanti al carcere di Opera in solidarietà ad Alfredo Cospito, dopo aver organizzato un corteo tra i campi per portare un saluto ai detenuti, si è avvicinato alla recinzione di sicurezza più esterna del penitenziario e ha lanciato all'interno fumogeni e sassi. Il camminamento più esterno è presidiato da camionette e agenti di polizia in tenuta antisommossa.


"Fate schifo, lavorate sulla pelle della gente". Così alcuni dei manifestanti si sono rivolti ai cameramen e ai fotografi che tentavano di riprendere e fotografare gli striscioni appesi in solidarietà di Alfredo Cospito e contro il 41bis. Il presidio è appena cominciato e alcuni dei presenti, al momento 150, hanno urlato contro i giornalisti lanciando anche minacce: "Sciacalli del c... poi fra un po' arrivano le pietre...giornalisti al servizi questo Stato.. poi vi lamentate quando arrivano le pietre".


"Fratelli d'Italia è per il mantenimento del 41 bis al terrorista anarchico Alfredo Cospito e ai mafiosi. Al riguardo, abbiamo presentato una mozione che impegni il governo in tal senso e auspichiamo che tutte le forze politiche l'approvino". Lo ha dichiarato il capogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera, Tommaso Foti.


"Da ministro avrei redarguito il mio sottosegretario e gli avrei tolto la delega al Dap, perché un sottosegretario che viene a conoscenza di intercettazioni fatte in carcere non può regolarle come armi contundenti a un suo compagno di partito perché le usi contro un altro partito". Così Claudio Martelli sullo scontro politico nato dal caso Cospito. Era il guardasigilli quando all'indomani della stragi del '92 fu istituito il 41 bis, "oggi ha ancora senso perché ci sono centinaia di boss detenuti". Nel caso di un anarchico? "Si può accettare di discutere o abrogare una legge perché c'è un detenuto in sciopero della fame?".


La difesa di Alfredo Cospito ha presentato una diffida al ministero della Giustizia e per conoscenza al Garante dei detenuti affinché, in caso di peggioramento delle condizioni di salute, non venga sottoposto alla nutrizione o a trattamenti forzati. E' quanto si apprende da fonti della difesa le quali ribadiscono la volontà dell'anarchico di proseguire nello sciopero della fame.


"È un appello che rivolgo a tutti, politici, giornalisti, opinionisti. Perché non ci si debba domani guardare indietro e scoprire che, non comprendendo la gravità di quello che stava accadendo, abbiamo finito per essere tutti responsabili di un'escalation che può portarci ovunque". Così Giorgia Meloni sul caso Cospito nella lettera aperta al Corriere della Sera.


Dopo i cortei intorno alla Centrale, con lo striscione "A fianco di Afredo, a fianco di chi lotta", oggi a Milano ci sarà un altro presidio di protesta davanti al carcere di Opera. La manifestazione è sempre contro il regime del 41 bis a cui è sottoposto Cospito.


In una Roma blindata almeno mille tra agenti, carabinieri e finanzieri sono schierati per l'annunciata manifestazione, non autorizzata, degli anarchici. Il corteo partirà da piazza Vittorio dopo gli scontri di una settimana fa con la polizia a Trastevere. 


"C'è preoccupazione indubbiamente", ha detto il sindaco di Milano Giuseppe Sala sulle manifestazioni anarchiche di questi giorni a Milano in sostegno di Alfredo Cospito. "Anche perché - ha spiegato - da quello che capiamo ci saranno poi altri momenti di manifestazione, ma questo è più nelle mani di prefetto e questore, che mi tengono informato. C'è molta molta attenzione inq uesta fase". 


"C'è un'escalation, un attacco contro lo Stato italiano portato non solo all'interno dei confini nazionali ma da un'internazionale anarchica contro tutte le sedi diplomatiche del nostro Paese". Lo ha detto il vicepremier Antonio Tajani parlando delle reazioni degli anarchici alla detenzione di Alfredo Cospito al 41 bis: "Abbiamo innalzato il livello di sicurezza, ora bisogna lavorare per difendere lo Stato di diritto da chi vuole sconfiggere un sistema democratico in cui chi commette un reato, dopo essere stato processato,d eve essere condannato per aver commesso reati gravi, come è il caso del detenuto Cospito". 

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