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L'ipotesi di un ritorno a scuola non in presenza o posticipato non piace ai presidi. "Non è accettabile prefigurare un ulteriore anno scolastico con classi dimezzate e attività didattiche in duplice modalità", dicono i dirigenti scolastici che puntano il dito contro "i problemi dei trasporti, ai quali non si è capaci di dare soluzione". "L'emergenza - ricordano non può diventare ordinarietà sulla pelle di studenti e lavoratori della scuola".