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Vaccini, Arcuri: dal 15 febbraio le prime consegne di AstraZeneca, Pfizer? Pronta la diffida | Bruxelles convoca una riunione sui ritardi

L'Ordine dei medici: "Solo 790mila sanitari vaccinati". Lockdown ad Hong Kong. Cdc Usa: almeno 195 casi con nuova variante inglese

23 Gen 2021 - 20:32
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"Non mancano le dosi, ma le siringhe di precisione". A denunciarlo sono i centri vaccinali di diverse Regioni italiane. Immediata la risposta del commissario Arcuri: "Falso, abbiamo distribuito meno siringhe perché ci sono meno dosi". Il commissario ha poi annunciato che "il 15 febbraio ci sarà la prima consegna di AstraZeneca" mentre è pronta "la diffida per Pfizer". Intanto Bruxelles convoca una riunione con la casa farmaceutica inglese per discutere dei ritardi sui vaccini. 


I carabinieri del Nas indagano a Biella sui cosiddetti "furbetti" dei vaccini, persone che si sarebbero fatte vaccinare contro il Covid senza averne diritto. La questione, emersa nei giorni scorsi dalle pagine locali del quotidiano La Stampa, era emersa dopo che su alcune chat di WhatsApp era stato fatto girare il modulo online che consentiva di prenotare l'appuntamento per il vaccino, riservato a sanitari, farmacisti e più in generale a tutte le categorie ammesse alla prima fase della vaccinazione. In molti avevano inoltre notato che nel caso di alcune cooperative non erano stati vaccinati soltanto i dipendenti del settore sociosanitario, ma anche impiegati e altri addetti. Sia questi che i sanitari in qualche occasione si sarebbero fatti accompagnare da coniugi o parenti a cui sarebbe stato iniettato il vaccino. Il trucchetto non è però riuscito in tutti i casi, molti sono stati respinti dagli addetti dell'Asl. Il caso potrebbe approdare in Procura. Il commissario dell'Asl, Diego Poggio, potrebbe infatti segnalarlo alle autorità quando i "furbetti" saranno sottoposti al richiamo, che sarà comunque effettuato. Il loro numero, sempre secondo il commissario Poggio, sarebbe comunque limitato.


Durante l'incontro con le Regioni, cui hanno partecipato anche il commissario all'emergenza Covid e vaccini, Domenico Arcuri, e il ministro della Salute, Roberto Speranza, il ministro degli Affari regionali, Francesco Boccia, in merito alla campagna di vaccinazione, ha proposto che il coordinamento Stato Regioni sia convocato in maniera permanente, finché le aziende non daranno certezze definitive. "Ci si convoca per ogni aggiornamento che il commissario Arcuri avrà da comunicarci sui vaccini, sulla distribuzione e sulle interlocuzioni con le aziende farmaceutiche. Serve massima solidarietà e toni istituzionali".


Lunedì l'Avvocatura dello Stato avrà terminato gli approfondimenti giuridici e l'Italia procederà contro Pfizer su tre canali: una diffida per inadempimento da presentare in Italia, un esposto ai pm per potenziale danno alla salute e una richiesta a nome del governo italiano e delle Regioni al foro di Bruxelles per inadempimento.


Nella riunione di oggi tra governo e Regioni sul piano vaccini c'è stato un aspro diverbio tra il commissario Arcuri e il governatore campano De Luca. Nel vertice online convocato dal ministro Boccia, De Luca ha infatti sottolineato la sperequazione nel piano di distribuzione, che aveva già espresso nella diretta Facebook di ieri, chiedendo un riequilibrio. Un discorso che ha portato a uno scontro diretto con Arcuri finito in lite. "Abbiamo assistito al mercato nero dei vaccini - aveva detto De Luca ieri - è tempo di smetterla con le manfrine, arriveremo a chiedere l'invalidazione del piano di distribuzione".


"Ho sottolineato l'importanza di non arrestare la campagna vaccinale e ho chiesto che, qualora vi sia un via libera di Ema ai vaccini russo o cinese, ci sia un pronunciamento perché si possa ricorrere anche a questa soluzione". Lo dice Luca Zaia, dopo la riunione sui vaccini. "Una riunione intensa, in una giornata non facile, contraddistinta - spiega - dalla notizia della conferma di Astrazeneca sulla riduzione della fornitura di dosi. Siamo rimasti d'accordo col commissario Arcuri che lunedì ci invierà un quadro sinottico delle ipotetiche forniture di Moderna, Astrazeneca e Pfizer per le prossime quattro settimane".


La prima consegna di AstraZeneca, se il suo vaccino otterrà il via libera dall'Ema il 29 gennaio, dovrebbe essere fatta il 15 febbraio. Lo ha detto il commissario per l'emergenza, Domenico Arcuri, nel corso della riunione con le Regioni. Le altre due consegne sarebbero invece previste per il 28 febbraio e il 15 marzo.




  


Sono 13.331 i nuovi casi di Covid in Italia nelle ultime 24 ore, per un totale dall'inizio dell'emergenza di 2.455.185. L'incremento delle vittime, invece, è di 488, che porta il numero complessivo di decessi a oltre 85mila: 85.162. I tamponi effettuati sono stati 286.331. Il tasso di positività scende di mezzo punto al 4,6% (ieri era al 5,1%).


"Le ultime notizie che ci arrivano dalle aziende produttrici dei vaccini anti-Covid sono preoccupanti. Dapprima Pfizer-Biontech ha comunicato un rallentamento della distribuzione ai Paesi Ue delle dosi di vaccino già programmate. Ma ancora più preoccupanti sono le notizie di ieri diffuse da AstraZeneca. Se fosse confermata la riduzione del 60% delle dosi che verranno distribuite nel primo trimestre significherebbe che in Italia verrebbero consegnate 3,4 milioni di dosi anziché 8 milioni". Così Giuseppe Conte su Facebook, sottolineando che "i rallentamenti delle consegne" dei vaccini "costituiscono gravi violazioni contrattuali". "Ricorreremo a tutti gli strumenti e a tutte le iniziative legali per rivendicare il rispetto degli impegni", ha quindi aggiunto il premier.


"E' falso" che siano state mandate ai Centri vaccinali meno siringhe di precisione. E' quanto affermano gli uffici del Commissario per l'emergenza Domenico Arcuri sottolineando che "in questa settimana si è provveduto a distribuire un numero inferiore di siringhe per la banale ragione che Pfizer ci ha inviato un numero inferiore di fiale di vaccino". Cosa che proseguirà anche la prossima settimana poiché "arriveranno il 20% di fiale in meno rispetto a quanto comunicato".


Sulla base dei contatti in corso tra Bruxelles e Pfizer, ci sono elementi per ritenere che dalla prossima settimana la casa farmaceutica possa riuscire a riportare la media della consegna delle dosi su due settimane - quindi questa e la prossima - al 92%. Si apprende da fonti europee. Il resto dovrebbe essere riassorbito entro metà febbraio. Grazie all'estrazione della sesta dose per fiala, come previsto dall'Agenzia europea del farmaco, si prevede un'accelerazione delle dosi.


"Non mancano 'dosi' di vaccino Pfizer, ma le siringhe di precisione che permettono di estrarne la quantità giusta non sono proporzionate alle fiale: se avessimo quelle potremmo sempre avere sei dosi per fiala e non 5, così come ha suggerito l'Aifa, e tentare di colmare il gap". E' quanto affermano in sintesi alcuni Centri vaccinali di diverse Regioni (tra cui Lombardia, Sicilia, Emilia Romagna), che segnalano per questa settimana il mancato arrivo delle siringhe di precisione da parte della struttura commissariale per l'Emergenza. 


La Commissione europea ha convocato una riunione del comitato direttivo sui vaccini per lunedì, per discutere dei ritardi nelle consegne con AstraZeneca. Si apprende da fonti europee. Ieri sera, dopo l'annuncio dell'azienda britannica, la commissaria Ue, Stella Kyriakides, su Twitter, ha espresso "profondo scontento" anche a nome degli Stati membri.


"Abbiamo già manifestato ieri le nostre perplessità al ministro, speriamo in una rettifica oggi di questa decisione, altrimenti tuteleremo le ragioni della Sardegna in altre sedi". Così il governatore della Sardegna, Christian Solinas, sull'inserimento dell'isola in zona arancione. "È un paradosso, siamo qui a inaugurare un nuovo reparto di terapia intensiva con 30 posti - dice Solinas a Sassari, al taglio del nastro del nuovo reparto di terapia intensiva dell'Aou - e altri 14 ce ne saranno disponibili tra qualche giorno al Binaghi. Questo mentre il ministero ha preso una decisione per superamento percentuale dei ricoveri".


Il ministro della Salute Roberto Speranza ha firmato l'ordinanza con cui si annullano gli effetti di quella del 16 gennaio che aveva inserito in zona Rossa la Regione Lombardia, che rientra in zona arancione. L'ordinanza ha validità dal giorno della pubblicazione in Gazzetta ufficiale per 15 giorni. La decisione, si legge nell'atto, è stata presa "in ragione degli elementi sopravvenuti conseguenti alla rettifica dei dati operata dalla Regione Lombardia ora per allora, come certificati dalla Cabina di regia". Passa in zona arancione anche la Sardegna.
 



"Dopo la conferma sui gravi errori" che "hanno bloccato la Regione Lombardia, locomotiva d'Italia, nella zona rossa, le associazioni di commercianti e imprenditori hanno deciso di proporre una class action contro i responsabili per i danni subiti". Lo scrive in una nota l'avv. Francesco Borasi che, con il collega Angelo Leone, ha già raccolto le adesioni per la maxi causa di tre associazioni e una 20ina di commercianti.


"Possiamo dire che a fine gennaio l'Italia dovrebbe avere a disposizione circa 2,5 mln di dosi che servono sia per prime immunizzazioni sia i richiami". Lo ha detto il presidente del Consiglio superiore di Sanità Franco Locatelli.


"L'Epidemia resta in una fase delicata e non dobbiamo allentare misure: quando le allentiamo il virus ricomincia a correre, è uno stop and go. Quindi è meglio mantenere le misure per evitare circolazione troppo elevata. Dobbiamo essere molto lesti nell'identificare varianti e prendere misure di restrizione mobilità nei posti i cui ciò dovesse accadere, quindi bisogna tenere guardia molto alta". Lo ha detto il direttore della Prevenzione del ministero della Salute Gianni Rezza.
 


In Italia 40mila persone hanno completato la prima e seconda dose vaccinale. Lo ha detto il presidente del Consiglio superiore di Sanità, Franco Locatelli, alla conferenza stampa al ministero sui dati del monitoraggio settimanale sull'andamento dell'epidemia. 


L'indice "Rt scende al di sotto di 1 dopo 5 settimane consecutive, se la trasmissione scende vuol dire che scendono i casi di malattia", "questo vuol dire che le misure prese hanno avuto effetto". Così il direttore generale della Prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza. "Le cose vanno male dal punto di vista del numero dei casi, ma vanno meglio perché andranno a diminuire in futuro", rimarca.


"Questa settimana, alcune regioni hanno rischio basso, altre moderato ma ci sono ancora regioni a rischio elevato; quindi la valutazione complessiva ci dice che dobbiamo porre attenzione alla situazione. Quindi il messaggio è che c'è una lieve diminuzione dell'incidenza nel paese ma che è lontana dal consentire di riprendere a tracciare i casi, quindi l'epidemia è fuori controllo perché non si riesce appunto ancora a fare il tracciamento". Lo ha detto il direttore della Prevenzione del ministero della Salute Gianni Rezza. 


"L'aumento della letalità della variante inglese è un dato assolutamente da confermare, mentre è provata una maggiore diffusione". Lo ha detto il direttore della Prevenzione del ministero della Salute Gianni Rezza, alla conferenza stampa al ministero sui dati del monitoraggio settimanale sull'andamento dell'epidemia. Ieri Boris Johnson aveva dichiarato che la variante ha un alto tasso di mortalità.
 


Sono, ad oggi, "solamente 790.251 le dosi di vaccino somministrate agli operatori sanitari, su un totale di 1.312.275. Ben 397.583 dosi sono state invece iniettate a personale non sanitario e non appartenente alle altre aree a rischio come ad esempio quelle degli ospiti delle Rsa e degli over 80. È inaccettabile vedere persone che non svolgono un'attività così rischiosa essere sottoposte al vaccino e osservare una larga parte della professione medica non ancora vaccinata". Lo afferma il presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei medici Fnomceo, Filippo Anelli.


Dato che la Lombardia torna in zona arancione "già da lunedì le scuole medie riprenderanno la propria attività in presenza": lo ha annunciato il presidente della Regione Attilio Fontana aggiungendo che "quelle secondarie di secondo grado potranno riprendere le lezioni in presenza secondo l'organizzazione stabilita nei piani operativi delle Prefetture". "Regione Lombardia, per quanto di propria competenza - ha assicurato -  ha già attivato le procedure affinché il Trasporto pubblico locale attui quanto previsto dalle Prefetture".


"La sfida contro il virus è ancora dura. Ma questa settimana, in Italia, abbiamo nuovamente Rt sotto 1. E' un risultato incoraggiante che ci dice che le misure prese durante le vacanze di Natale hanno funzionato. Dobbiamo continuare sulla strada della prudenza per resistere nelle prossime settimane e intensificare ancora la campagna di vaccinazione". Così su Fb il ministro della Salute, Roberto Speranza.


"Al di là di tutte le polemiche, siamo un Paese che ha una capacità di vaccinare altissima. In questo momento fattore limitante è la disponibilità, ma i percorsi di autorizzazione e produzione hanno dei loro tempi che sono stati accorciati all'inverosimile ma devono essere rispettati. Andremo a regime nelle prossime settimane. Il nostro sistema si e' messo in moto ed e' pronto, ha una capacita' di risposta molto complessa". Lo ha evidenziato Silvio Brusaferro, presidente dell'Istituto Superiore di Sanità,


Resta "aperta" la Provincia di Bolzano, anche se confermata zona rossa. L'attuale regime, con negozi e bar aperti (fino alle ore 18) e scuole in presenza, è stato per il momento confermato. Palazzo Widmann, la sede della giunta provinciale, rende noto che "l'Iss assegna all'Alto Adige un Rt al 1,03, rispetto al 1,50 della settimane scorsa. Il numero dei pazienti in terapia intensiva e' in calo (ieri erano 24, rispetto ai 30 all'inizio della settimana) ed è perciò attualmente sotto la soglia allarme". Come viene ribadito, "è sotto la soglia di allarme anche la percentuale dei posti letto occupati in area medica".


Nelle ultime 24 ore negli Stati Uniti sono stati registrati altri 186.891 casi di contagio e 3.655 pazienti affetti da Covid-19 che hanno perso la vita, secondo la Johns Hopkins University. Il bilancio complessivo attesta 24.818.779 infezioni e 414.004 decessi dall'inizio della pandemia. Attualmente sono state distribuite 39.892.400 dosi di vaccino e 19.107.959 sono state inoculate.


Sono giudicate discrete le condizioni del cardinale Crescenzio Sepe, arcivescovo uscente di Napoli, ricoverato dal tardo pomeriggio di venerdì nell'ospedale Cotugno di Napoli. Il prelato, nei giorni scorsi, è risultato positivo al Covid. "Il cardinale - dice Maurizio Di Mauro, dg dell'azienda dei Colli da cui dipende il nosocomio per le malattie infettive - ha una polmonite interstiziale bilaterale".


A migliaia di cittadini di Hong Kong è stato ordinato di rimanere a casa , nel primo lockdown per Covid-19 della città mentre le autorità tentano di testare tutti i residenti di un quartiere densamente popolato colpito da un'ondata di infezioni. L'ordine è stato emesso durante la notte e copre più blocchi abitativi nel quartiere di Jordan a Kowloon. "Le persone soggette a test obbligatori sono tenute a rimanere nei loro locali".


Ha superato quota 40mila il numero dei decessi legati al Covid-19 registrati ufficialmente nel Sudafrica, secondo i dati dell'università Usa Johns Hopkins. Il Paese africano da 55 milioni di abitanti ha contato finora oltre 1,39 milioni di casi di contagio, di cui 1,2 milioni guariti. Il ministro della Sanità britannico, Matt Hancock, ha evocato il timore che la variante sudafricana del nuovo coronavirus possa rivelare maggiore resistenza ai vaccini.


Sono almeno 195 i casi di contagio da coronavirus identificati con la nuova variante inglese, piu' contagiosa, individuata in 22 stati Usa, lo riferisce il Centro per il controllo e la prevenzione delle malattie (Cdc). La maggior parte, 72, sono stati registrati in California, segue la Florida con 50 e poi 22 nello stato di New York.

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