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Da Milano a Roma folla nelle vie dello shopping prima del lockdown di Natale

L'Italia si prepara a passare le festività in zona rossa tra deroghe e divieti. La Cei informa: "A messa nella chiesa più vicina, con l'autocertificazione". In Gb isolata una nuova variante del coronavirus

20 Dic 2020 - 07:37
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© Ansa  | Roma
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La corsa all'ultimo weekend di shopping prima della zona rossa di Natale ha portato assembramenti un po' in tutte le città italiane, le stesse scene che avevano spaventato esperti e governo nel fine settimana precedente, spingendo a una stretta con diverse deroghe. I contagi e le vittime del Covid sono ancora su cifre preoccupanti, ma un fiume di gente si è riversato da Roma a Napoli e Milano. 

Finora nessun esodo, il 21 dicembre probabile giorno critico L'esodo che si temeva nelle stazioni e sulle autostrade invece non si è verificato, con i controlli straordinari già in funzione. Ma il giorno critico potrebbe essere lunedì, 21 dicembre, quando non si potrà più spostarsi tra regioni ma sarà sempre consentito tornare alla residenza o al domicilio. Gli italiani in vista del lockdown morbido, tra rosso e arancione, che durerà fino alla Befana si sono accalcati nelle strade per le compere che in tempi normali venivano distribuite nell'arco di parecchi giorni.

Chiusa via del Corso a Roma Nella capitale via del Corso, cuore del centro storico, è stata chiusa temporaneamente in un tratto per far defluire i pedoni, che stavano diventando decisamente troppi. I treni della metropolitana non sono stati fatti fermare alle stazioni nodali di Spagna e Flaminio per non intasare ancora di più le vie degli acquisti. A Napoli invece caos nel quartiere elegante e in collina del Vomero, meta tradizionale dello shopping: strade intasate di automobili in coda e folla a piedi. "Un vero e proprio delirio prenatalizio", il commento di una residente, "inaudito in un periodo di pandemia". Impossibile mantenere il distanziamento, con file fuori dei negozi e dei bar per il caffè da asporto. 

In Veneto scatta il divieto di uscire dal comune In Veneto è scattato il divieto di uscire dal comune dopo le ore 14, che durerà fino al 24 dicembre, quando anche questa regione, al primo posto da molti giorni per i nuovi contagi, sarà in zona rossa come il resto d'Italia. I prossimi giorni diranno se l'esodo di Natale prima della chiusura avverrà in modo massiccio e quindi con maggiori rischi di diffusione del virus. Trasporti, shopping e cene con parenti e amici sono considerate le situazioni più a rischio per l'aumento dei contagi e la temuta terza ondata.

Festivi in zona rossa, tutte le deroghe Tra deroghe, divieti e autocertificazioni, gli italiani si preparano alle feste di Natale in pandemia. Il decreto di venerdì ha fissato i paletti entro i quali ci si potrà muovere dal 24 dicembre fino al 6 gennaio, proprio nei giorni considerati più a rischio per assembramenti e aggregazioni fuori controllo. Ma che l'Italia sia arancione (nei giorni 28, 29, 30 dicembre e 4 gennaio) o rossa (nei giorni 24, 25, 26, 27, 31 dicembre e 1, 2, 3, 5, 6 gennaio) saranno comunque concessi spostamenti all'interno della propria regione. Si potranno raggiungere case private, però, solo in due o con minori di 14 anni e una sola volta al giorno. Concessa anche la presenza di persone disabili e "non autosufficienti conviventi".

Natale Covid: le regole e i divieti

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Per spostarsi bisognerà munirsi della nuova autocertificazione Per spostarsi, inoltre, bisognerà munirsi della nuova autocertificazione, praticamente identica a quella che accompagnava il Dpcm del 3 dicembre, salvo l'esclusione nel testo della Regione in cui ci si sta dirigendo perché proibito dalla nuova norma. Confermate le sanzioni per eventuali violazioni, che potranno essere contestate anche nei giorni successivi al controllo. Gli spostamenti sono, ovviamente, concessi anche per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o salute. Nei giorni considerati arancioni chi risiede in un comune con meno di 5.000 abitanti potrà spostarsi anche nei comuni vicini, entro un raggio di 30 chilometri. Permane infine il coprifuoco dalle 22 alle 5, esteso alle 7 il primo gennaio. A risentirne maggiormente, saranno bar e ristoranti che resteranno chiusi dal 24 dicembre al 6 gennaio, con la possibilità di tenere aperto il servizio a domicilio o l'asporto.

Cei: "A messa nella chiesa più vicina, con l'autocertificazione" Intanto per quanto riguarda le nuove norme per le festività "non ci sono cambiamenti circa la visita ai luoghi di culto e le celebrazioni". Lo riferisce la Cei aggiungendo che "durante i giorni di 'zona rossa' si consiglia ai fedeli di avere con sé un modello di autodichiarazione". I vescovi ricordano anche che i luoghi di culto dove ci si può recare "dovranno ragionevolmente essere individuati fra quelli più vicini".

Gb, isolata una nuova variante del coronavirus: circola più velocemente In Gran Bretagna, le autorità hanno informato l'Organizzazione mondiale della Sanità che la nuova variante del coronavirus rintracciata nel sudest del Paese può circolare più velocemente. Chris Whitty, che è a capo dell'autorità sanitaria in Inghilterra, ha tuttavia precisato che non è ancora chiaro se risulti più letale.

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