Il coordinatore del Comitato tecnico scientifico a "Mattino Cinque": "Aggregazioni e spostamenti sono rischi importanti, sta al governo decidere come ridurli"
Gli indicatori legati alla pandemia sono in miglioramento, ma siamo "ancora lontani dalla soglia di sicurezza". Agostino Miozzo, coordinatore del Cts, spiega così i motivi per cui il Comitato tecnico scientifico ha dato indicazione al governo di inasprire le misure restrittive anti-Covid durante le feste. "Il normale e genuino desiderio di milioni di italiani di avvicinarsi alle festività natalizie ha generato lo scorso weekend caos e assembramenti, proprio quello che noi cerchiamo di scongiurare in ogni modo", ha sottolineato in collegamento con "Mattino Cinque".
"I due mesi passati con rigore e disciplina - aggiunge Miozzo - hanno contribuito a ridurre la curva, benché la riduzione sia lenta. E ora siamo molto preoccupati delle prossime settimane". Il coordinatore del Cts avverte: "I potenziali rischi di convivialità e incontri contribuiranno, se non siamo molto attenti, a far ripartire una curva che non deve ripartire, perché a gennaio ci sono molte scadenze come il ritorno a scuola e l'inizio della campagna vaccinale". Sulle misure che saranno decise poi dal governo, Miozzo non sa dare una risposta: "Noi diciamo che dobbiamo evitare assembramenti e che spostamenti e mobilità sono dei rischi, ma non decide il comitato se questo si traduce in una chiusura".