Il ministero della Salute non intende rimettere in campo mascherine e didattica a distanza nelle scuole
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Sul fronte Covid, i vaccini adattati approvati dall'Ue "proteggono anche contro la variante Eris, oltre che contro le più recenti varianti in circolazione". Lo ha dichiarato all'Ansa la direttrice dell'Ema Emer Cooke. "La pandemia è superata - ha aggiunto - ma il virus è ancora una minaccia per i soggetti a rischio, quindi persone con più di 65 anni, quelle con condizioni di salute precarie e le donne incinte devono vaccinarsi".
E, mentre i casi di Covid sono in ripresa, sembra proprio che in classe non si tornerà all'epoca dei distanziamenti e delle mascherine. "Bisogna evitare il ritorno delle mascherine e della didattica a distanza", afferma il direttore della Prevenzione del ministero della Salute, Francesco Vaia, intervistato dal Tg1. Per questo, chiarisce, "abbiamo istituito un tavolo interdisciplinare a cui partecipano, oltre al ministero della Salute, anche l'Istruzione, la Pubblica amministrazione, il Lavoro, per verificare quali misure adottare per dare serenità ai ragazzi, ai docenti e alle famiglie".
Da parte loro, le autorità sanitarie europee (il Centro europeo per il controllo e la prevenzione delle malattie Ecdc e l'Agenzia europea del farmaco Ema) prevedono una "recrudescenza di influenza stagionale e del virus respiratorio siciziale" e "un aumento della trasmissione di Covid in Ue" e i virus "circoleranno insieme nei prossimi mesi". Ecco quindi la necessità, sottolinea la direttrice di Ecdc Andrea Ammon, di mettere in campo "forti misure di salute pubblica, tra cui la vaccinazione contro Covid e influenza, l'uso di misure di protezione personale e il monitoraggio e la segnalazione della diffusione dei virus all'Ecdc".